Cruxioneddu de mindua PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Cruxioneddu de mindua Culungioneddos de mendula, Ravioletti dolci alle mandorle

Dolci costituiti da ravioletti di pasta sfoglia, ripieni di mandorle, di colore giallo paglierino una volta fritti, ricoperti di un leggero strato di zucchero a velo. Varianti al ripieno di mandorle, sono la crema pasticciera o la ricotta.

Pasta sfoglia, ingredienti:

  • 500 g. di farina di grano duro
  • acqua (quanto basta per impastare);
  • strutto suino – quanto basta per ammorbidire l’impasto.

Ripieno, ingredienti:

  • 500 g. di mandorle;
  • 300 g. di zucchero;
  • 1 cucchiaino di acqua fior d’arancio;
  • ½ bicchiere d’acqua.

Preparazione del ripieno: sbollentare le mandorle per pochi minuti in acqua calda; scolarle e sgusciarle rapidamente prima che si raffreddino; tritare le mandorle finemente con un coltello; in un tegame versare il mezzo bicchiere d’acqua con l’acqua fior d’arancio e lo zucchero, passare su fiamma molto bassa per far sciogliere lo zucchero, quando questo è completamente sciolto (non deve imbiondire), aggiungere le mandorle tritate, rimestare e continuare una leggera cottura sempre a fiamma molto bassa sino a che il composto non si è ben amalgamato.

Per la preparazione della sfoglia si dispone la farina di grano duro a fontana, all’interno si aggiunge l’acqua tiepida e si lavora sino ad ottenere un impasto duro, quindi si aggiunge gradualmente lo strutto per ammorbidire l’impasto; la pasta ottenuta si stende in una sfoglia sottile e si taglia a strisce larghe circa 10-12 cm.. Sulle strisce di sfoglia si dispone il ripieno, ormai freddo, lavorato a pallina delle dimensioni massime di una noce, distanziandolo di circa 10 cm.; quindi si richiude la sfoglia su se stessa e si procede alla formatura dei ravioletti esercitando una leggera pressione con le dita sulla pasta, poi si esegue il taglio con l’apposito strumento. I ravioletti così ottenuti vanno immersi nell’olio da frittura temperatura moderata, appena vengono a galla rivoltati e scolati, disposti su carta assorbente ed una volta freddi spolverati con lo zucchero a velo.

Tradizionalità

È una frittura tipica delle feste di carnevale e nel passato anche della festa di San Giuseppe, della ricetta esistono testimonianze verbali e scritte, essa può essere reperita in testi di gastronomia sarda, editi da oltre 25 anni.

Territorio di produzione: Intera regione Sardegna

Coccoi de Fracca PAT Sardegna

Si tratta di un insaccato di carne di maiale o di cinghiale che assume la forma di una lunga salsiccia di circa 120 cm. Il sapore è deciso, piccante, la consistenza, dopo la cottura, è uniformemente cremosa.

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Guanciale PAT Sardegna

Guancia del maiale del peso di circa 2-2,2 Kg., di forma triangolare, esteriormente ricoperto di spezie. Si ottiene da carni certificate. La guancia del suino viene rifinita manualmente eliminando le parti non commestibili.

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Fainè PAT Sardegna

Gli anni cinquanta e sessanta sono gli anni della definitiva affermazione della fainé, con l’apertura di numerose rivendite in tutto il centro storico sassarese. Accanto ai forni storici, con tavolate che permettevano agli avventori di consumare la fainé direttamente all’interno del locale, molti nuovi esercizi scelgono la formula della sola vendita.

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