Coppa di Testa PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Abruzzo

La coppa di testa è un insaccato tipico di tutto il territorio abruzzese, e più in generale del centro Italia (Emilia Romagna, Umbria e Marche), con varianti regionali o sub-regionali. In Abruzzo, accanto alla versione classica, troviamo una ricetta utilizzata prevalentemente in provincia di Teramo. Per la preparazione si pongono a bollire per circa 3 ore in una pentola di ampie dimensioni le parti residuali della macellazione e lavorazione del suino, quali il muso, le orecchie, le cotenne, la lingua e altre parti minori, tra cui i tendini, togliendo via via la schiuma.

Si fa raffreddare il brodo, dopo averlo passato con un colino assai stretto per eliminare il grasso. Quindi si scolano dall’acqua le parti tenere solide (carne, tendini, nervi, ecc.) e si separano, vengono poi tagliate a piccoli pezzi e insaporite con un trito sottile di aglio, sale, pepe e anche peperoncino, noce moscata o cannella, pezzetti di buccia di arancia o di limone, pinoli e rametti di sedano lessati per dare un po’ di aroma.

Si riscalda poi il brodo purificato, si mettono in esso le dette parti tenere e si versa il tutto in un budello (trombone di vitello) a forma tonda di 10-12 cm di diametro, in maniera che le parti, raffreddandosi bene il brodo, risultino ben pressate per un paio di giorni e tenute insieme dalla gelatina naturale così ottenuta. Si consuma tagliandola a fette non troppo sottili.

Il bonsai: arte vivente in miniatura

Il bonsai, antica arte giapponese che si traduce letteralmente in “albero in vaso”, rappresenta molto più di una semplice pianta in miniatura. È un simbolo di equilibrio, armonia e pazienza, una forma d’arte che richiede tempo, dedizione e profonda comprensione della natura. Le origini del bonsai risalgono alla Cina antica, dove monaci buddisti coltivavano alberi…

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