Comune di ISOLA DEL GIGLIO (diffuso) Grosseto Toscana

Isola del Giglio

Il suggestivo borgo del Giglio Castello si erge sulle alture dell’Isola dell Giglio a quota 405 metro slm ed è un antico borgo medievale, la cui atmosfera è rimasta intatta nel tempo. Oggi il Castello è meta turistica d’obbliogo per chiunque approdi all’Isola.

Eretto dai Pisani nel XII sec., più volte ampliato e restaurato dai Granduchi di Toscana, è cinto da imponenti mura intervallate da tre torri a pianta circolare e sette a base rettangolare. È a tutt’oggi pressocchè intatto nel suo interno: Le vie strette, spesso sormontate da archi, i balzuoli (scale esterne per accedere ai piani superiori), la Piazza XVIII Novembre sulla quale domina la Rocca Aldobrandesca, imponente costruzione difensiva, fanno di Giglio Castello una meta suggestiva, dal fascino unico. Quassù, tra l’altro, è particolarmente piacevole godersi la frescura nelle chiare serate estive.

VIII sec. a.C., con l’arrivo degli etruschi, inizia lo sfruttamento intensivo delle risorse minerarie dell’Elba e del Giglio, che forniscono il ferro necessario per la realizzazione di preziosi manufatti.

I-II sec. a.C., la presenza romana è testimoniata dai resti della Villa, con annessa peschiera per murene, appartenente ai Domizi Enobarbi.

410, le case dei patrizi romani ospitano i fuggiaschi dall’invasione dei Goti; giunge in zona, per sottrarsi alla persecuzione dei Vandali, anche Mamiliano, vescovo di Palermo e futuro patrono dell’isola.

805, l’isola è donata da Carlo Magno ai monaci cistercensi di Aquas Salvias, l’abbazia romana delle Tre Fontane.

X-XII sec., il Giglio passa da una famiglia all’altra, gli Aldobrandeschi, i Caetani, gli Orsini, che esercitano il governo per conto di Firenze o Pisa, le potenze che si contendono l’isola; Pisa vi edifica il borgo, la cinta muraria intervallata da torrioni e la rocca, tutti ancora parte integrante dell’abitato.

XIII-XV sec., continua l’alternarsi delle famiglie al potere: il Giglio è dato in “affitto” dai Cistercensi a Pisa, Firenze, Siena, fino al presidio del re di Napoli, che cede la proprietà ai Piccolomini.

1534, prima incursione del corsaro Barbarossa.

1544, il pirata saraceno torna a saccheggiare il Giglio e deporta quasi tutta la popolazione a Tunisi: le cronache parlano di 700 persone fatte prigioniere.

1558, i Piccolomini vendono l’isola a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici; sotto il governo dei Medici, il Giglio acquista autonomia e stabilità; sono redatti gli Statuti che prevedono la democratica partecipazione del popolo.

1559-63, nuovi attacchi dei pirati saraceni, questa volta respinti.

1737, quale parte del Granducato di Toscana, anche il possedimento del Giglio passa ai Lorena, su decisione delle maggiori potenze europee.

ALESSANDRIA Piemonte

Alessandria è stata ufficialmente fondata il 3 maggio 1168. Tuttavia, in questo preciso momento storico, la Città aveva già raggiunto una configurazione topografica, urbanistica ed amministrativa ben definita.  Alessandria, infatti, viveva e prosperava sulle rive del Tanaro da ben prima che si decidesse di creare una vera Città come comunità libera e indipendente: semplicemente non…

Continua a leggere

Comune di ACQUI TERME Alessandria Piemonte

Le prime tracce di frequentazione umana sul territorio acquese risalgono al periodo neolitico. In età protostorica sul nostro territorio sono insediati i Liguri Statielli. Del loro centro, Carystum, non sappiamo nulla se non che fu assediato e distrutto dai Romani del console Marco Popilio Lenate nel 173 a.C. La conquista fu seguita dalla progressiva romanizzazione del territorio e…

Continua a leggere

Comune di VILLAFRANCA SICULA Agrigento Sicilia

Villafranca Sicula, cittadina adagiata sul colle San Calogero a circa 370 m.s.l.m., è un fiorente centro agricolo che dista da Agrigento poco più di 60 Km.Il paese è stato fondato dalla nobile famiglia Alliata proveniente da Pisa ; Il territorio fu donato nel 1308 dal conte Ruggero all’Archimandrita di Messina, unitamente al Casale di Rahal…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *