Cipolla

UN CIBO SACRO

La cipolla ha dietro di sé una storia millenaria: praticamente tutti i popoli dell’antichità ne facevano uso, spesso in quantitativi notevoli. I Greci la conoscevano sicuramente già in epoca omerica, i Romani ne facevano largo impiego, Caldei ed Egizi la coltivavano in modo diffuso.

Cipolla lunga di Tropea

Per questi ultimi essa rappresentava un cibo sacro e costituiva la base per gran parte delle pietanze. Anche gli Israeliti, durante il periodo di schiavitù in Egitto, impararono ad apprezzare questo alimento, tanto è vero che nella Bibbia troviamo un passo che descrive l’esodo del popolo di Israele, nel quale gli Ebrei, costretti a cibarsi di manna, rimpiangono, insieme ad altri cibi, anche le dolci cipolle dell’Egitto

La cipolla (Allium cepa L.) è una pianta bulbosa tradizionalmente attribuita alla famiglia delle Liliaceae, secondo schemi tassonomici più recenti da inserire tra le Amaryllidaceae, vive sotto terra ed è formata da foglie modificate, che presentano un’epidermide (protezione). È una pianta erbacea biennale il cui ciclo di vita, in coltivazione, viene interrotto a un anno al fine di destinarla al consumo.

Ha radici superficiali, con foglie che si ingrossano nella porzione basale dando la parte commestibile. Forma un lungo stelo fiorale che porta un’infiorescenza a ombrello con fiori di colore bianco-giallastro. Il frutto è una capsula.

Il suo utilizzo principale è quello di alimento e condimento, ma è anche adoperata a scopo terapeutico per le proprietà attribuitele dalla scienza e dalle tradizioni della medicina popolare.

Clima e terreno adatti alla cipolla

CLIMA: ottimale per la crescita 15-20°C – minima 5°C – esposizione soleggiata.

Preparazione del terreno. I terreni più adatti alla pianta di cipolla sono quelli arieggiati e poco compatti, con un ph tra 6 e 7, mentre trova difficoltà in suolo argilloso e asfittico. Teme sopra ogni cosa i ristagni idrici.

Concimazione

La cipolla è una pianta poco esigente in termini di sostanze nutritive e in particolare non ama i terreni concimati di recente e l’eccesso di sostanza nutritiva. Per questo è bene evitare concimazioni specifiche prima dell’impianto, meglio nutrire il suolo qualche mese prima della semina e senza esagerare. Un ottimo sistema in un orto misto è quello di inserire la cipolla all’interno di una rotazione colturale in seguito a un ortaggio esigente in termini di sostanza, come ad esempio zucca o zucchina, in questo modo la nostra liliacea si accontenterà della fertilità residua lasciata dall’ortaggio predecessore.

Semina e Trapianto

Luna calante – la semina si esegue a file distanti 20-25 cm, dopo l’emergenza si effettua il diradamento lasciando circa 60 piante a metro quadro.  In primavera le gelate possono determinare il fenomeno della prefioritura.

Si possono seminare:

  •  mettendo il seme a dimora direttamente nell’orto
  • seminando sempre da seme in semenzaio e poi trapiantando le piantine
  • impiantando i bulbilli nel terreno.

Se si semina in semenzaio le cipolle si trapiantano dopo circa 1 mese e mezzo o due, quando le piantine sono a 15 cm di altezza.

L’ideale è partire dalle sementi, mettendole direttamente nel terreno ed evitando il trapianto, che la pianta di cipolle non ama particolarmente. Il bulbillo è un metodo molto comodo e in genere è comunque più economico rispetto all’acquisto delle piantine in vivaio. Può essere una buona idea per chi non ha tempo o voglia di seguire una semina dall’inizio.

Sesto d’impianto

Tra le file 20-40 cm., sulla fila 15-20 cm.
Consigli: quando le foglie delle cipolle per consumo invernale sono ingiallite, estirpare il bulbo e lasciarlo asciugare sul terreno in pienosole per 5-7 giorni.

CIPOLLE A CONSUMO PRIMAVERILE ESTIVO – CIPOLLE A GIORNO CORTO

Questo tipo di cipolla si semina da luglio a ottobre, anche in febbraio-marzo, si raccolgono in primavera ed estate ma presentano una scarsa conservabilità, vanno quindi consumate nel breve periodo. Per allungare il periodo di raccolta e consumo consigliamo più semine scalari della stessa varietà e la semina di più varietà differenti. Durante il diradamento si raccolgono i cipollotti.

 CIPOLLE A CONSUMO AUTUNNO-INVERNALE – CIPOLLE A GIORNO LUNGO.

Questo tipo di cipolla si semina in febbraio-marzo, si raccolgono in  estate e presentano una elevata conservabilità, sono conservabili per lunghi periodi di tempo. Per allungare il periodo di raccolta e consumo consigliamo più semine scalari della stessa varietà e la semina di più varietà differenti. Durante il diradamento si raccolgono i cipollotti.

Cipollotti

I cipollotti botanicamente sono sempre cipolle, coltivate per le foglie più che per il bulbo. Proprio come per la cipolla da bulbo si possono coltivare dall’autunno alla primavera (semina ottobre o novembre) oppure dalla primavera all’estate (semina tra marzo e aprile).

Quando seminare la cipolla rossa di Tropea

La varietà di cipolla rossa di Tropea è oggi tra le più richieste e apprezzate, sia per il suo sapore che per la digeribilità e quindi una delle sementi di cipolla più richieste. Si tratta di una classica cipolla estiva, da seminare quindi da febbraio in semenzaio o da marzo in campo.

La coltivazione della cipolla

Coltivare le cipolle non è difficile, una volta che il suolo viene gestito bene e si garantisce la giusta irrigazione questo ortaggio è in grado di dare grandi soddisfazioni al contadino anche inesperto.

Sarchiare e zappettare il suolo

Controllo delle erbacce. La sarchiatura è importante per difendere le cipolle dalle erbe infestanti, le piante di cipolla infatti non coprono molto il terreno circostante e per questo possono faticare a competere con vegetazione spontanea. Un buon controllo delle malerbe garantisce che la nostra coltura abbia a disposizione spazio ed elementi nutritivi adeguati per svilupparsi bene e ingrossare il bulbo.

Zappettature. Ossigenare il terreno e tenerlo sciolto è molto importante, il mio consiglio è di passare almeno 3-4 volte con la zappa durante la coltivazione delle cipolle per rompere la crosta del terreno, attenzione però a non danneggiare le radici. Se avete un terreno argilloso passate anche più spesso.

Un attrezzo utilissimo. Un buon metodo per passar tra le file a fare questo lavoro è l’uso del frangizolle con lama oscillante, un attrezzo che meriterebbe più considerazione. Lo strumento è molto semplice: una rotella frangizolle davanti che smuove, seguita da una lama che passa pochi millimetri sotto al livello del suolo e recide le erbe sotto al colletto. Rinnovo però la raccomandazione: se si passa troppo vicino alla pianta rischiamo di tranciare le radici più superficiali delle nostre cipolle.

Pacciamatura. Chi non ha tempo di sarchiare regolarmente il terreno e vuole un orto che chieda il minor tempo possibile può optare per la pacciamatura del terreno, mediante telo oppure paglia. Le cipolle, per il loro sesto d’impianto, sono particolarmente indicate per l’uso di paglia, materiale naturale e biodegradabile a costo zero. Pacciamando si risparmia anche sulle irrigazioni, visto che la copertura del suolo aiuta a trattenere l’umidità.

Irrigazione

Le cipolle sono ortaggi poco esigenti in quanto ad acqua, vanno innaffiate solo quando il terreno è secco completamente, facendo attenzione a non esagerare visto che le radici delle cipolle, piuttosto superficiali e marciscono in caso di ristagno. Durante l’estate soprattutto è importante evitare che il suolo si secchi e si indurisca sotto al sole, per cui si interviene bagnando con regolarità. In molti casi diventa utile un impianto d’irrigazione a goccia.

La coltivazione dei cipollotti

I cipollotti si differenziano dalla cipolla come ortaggio, perché vengono raccolti in modo differente e soprattutto perché in cucina hanno un impiego diverso, più simile a quello dei porri. Tuttavia come pianta stiamo sempre parlando di allium cepa, semplicemente sono varietà che tendono a ingrossare poco il bulbo, mentre fanno foglie tenere, molto adatte al consumo. La differenza tra la classica cipolla e il cipollotto sta tutta nel raccolto: della prima prendiamo il bulbo, della seconda invece prendiamo la pianta praticamente intera.

Dal punto di vista della coltivazione il cipollotto richiede alcune accortezze peculiari:

  • Possiamo concimare con un poco di azoto in più, in modo da favorire le foglie.
  • Se crediamo alla fase lunare il cipollotto possiamo metterlo in fase crescente, invece che in calante come la cipolla.
  • Durante la coltivazione è utile un rincalzo, per far imbiancare meglio il gambo.
  • Non deve mai mancare acqua, altrimenti il gambo diventa fibroso.
  • Raccogliamo prima rispetto alla cipolla, con la pianta ancora vegetativa e le foglie tenere (in genere dopo 70/90 giorni dalla semina).

Avversità della coltivazione di cipolle

Le cipolle sono piante orticole resistenti, poco soggette a parassiti e malattie e per questo molto indicate per una coltivazione biologica. Alcuni accorgimenti generali consentono di prevenire la gran parte dei problemi:

  • Rotazione colturale: la cipolla non va coltivata su appezzamenti in cui prima si è coltivata un’altra pianta liliacea (quindi altre cipolle, aglio, porro, scalogno, asparagi).
  • Consociazioni. Associare cipolle e carote, come vedremo, è positivo per entrambi gli ortaggi.
  • Corretta lavorazione del suolo. Importantissimo è garantire alle cipolle un ottimo drenaggio dell’acqua, questo riduce molto l’insorgere di malattie.
  • Cura delle irrigazioni. In particolare evitiamo gli eccessi d’acqua, che favoriscono marciumi dannosi.

Insetti dannosi per le cipolle

La mosca della cipolla è l’insetto che rappresenta il maggior problema per questa coltivazione, per scacciarla in un orto sinergico il sistema migliore è la consociazione tra carote e cipolle, le carote infatti sono repellenti naturali per questa mosca.

Ci sono altri parassiti che possono danneggiare le nostre coltivazioni di allium cepa, per cui abbiamo pubblicato una guida dedicata a riconoscerli e anche a contrastarli con soli metodi naturali.

Malattie della cipolla

La peronospera è una malattia che si manifesta facilmente sulle cime delle foglie dove appare un’area secca di colore marrone chiaro.

Botrite: la botrite si evidenzia su tutta la superficie delle foglie con piccole tacche di colore più chiaro. Provoca una rapida debilitazione della pianta. Entrambe le malattie, con stagione sfavorevole, possono provocare una riduzione considerevole dello sviluppo dei bulbi facendo morire precocemente le foglie.

Al trapianto: evitare di ripetere più volte la coltura nello stesso punto in cui è stata fatta l’anno precedente, è preferibile anche trapiantare a debite distanze evitando quindi consociazioni troppo ravvicinate tra loro con altre specie più vigorose, facilitando una rapida asciugatura delle foglie della cipolla.

Inoltre è consigliabile irrigare nelle mattinate, in caso di annaffiature effettuate al tramonto cercate sempre di evitare di bagnare le cipolle. Evitate sempre i trattamenti con temperature che vanno al di sotto degli 8 gradi onde evitare danni sulle foglie.

Per la Botrite ed anche per altre diverse malattie si può utilizzare il bicarbonato di Sodio nella misura di 2 cucchiaini per ogni litro d’acqua ed utilizzarlo con una comoda pompa a spalla.

Montata a seme anticipata

La pianta di cipolla se le condizioni climatiche sono avverse, può fare il brutto scherzo di andare a seme anticipatamente. Non è una malattia ma è comunque un avvenimento molto negativo perché rovina il raccolto, deve essere evitato. Vi rimando a un approfondimento sulle cipolle che montano a fiore, dove provo a spiegare cosa si può fare se la cipolla va in fiore troppo presto e come mai questo può succedere.

Consociazione

Si consiglia al fianco di prezzemolo o sedano aiuta a mantenere lontano la mosca delle cipolle.

La raccolta

Le cipolle sarebbero una pianta biennale, nell’orto viene coltivata come annuale evitando la formazione dei semi. La raccolta delle cipolle infatti va fatta senza aspettare che monti a fiore.

La cipolla è pronta per esser raccolta quando la parte aerea si piega da sola.

Si raccoglie togliendo tutta la pianta assieme al bulbo che è parzialmente interrato.

Conservazione della cipolla

Le cipolle si devono far asciugare uno o due giorni al sole, poi vanno conservate in un luogo fresco e buio, come l’aglio.

Le cipolle dorate hanno una durata più lunga, mentre le cipolle rosse come le famose cipolle di Tropea sono meno durature. Per questo motivo generalmente le rosse e le bianche è preferibile mangiarle da fresche

Il nemico della conservazione è l’umidità

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