Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana
Le cialde di Montecatini hanno una forma discoidale ed una consistenza compatta ma friabile. Sono caratterizzate da un leggero color nocciola e da un forte odore di mandorla; il sapore è molto dolce, ricorda quello del wafer. Vengono impastati latte, tuorli d’uova e farina tipo “00”. Dall’impasto ben amalgamato si formano due sfoglie su cui si dispone il ripieno di mandorle pugliesi e zucchero. Il tutto viene cotto in forno. Si consumano in genere con il gelato.
Tradizionalità
Le cialde di Montecatini sono nate negli anni venti grazie all’iniziativa di una famiglia di ebrei cecoslovacchi che pensarono di allestire un laboratorio di pasticceria in una città, Montecatini, che allora era frequentata esclusivamente da un turismo di élite. Oggi le cialde sono conosciute anche all’estero. Sono particolarmente apprezzate per la prima colazione dei bambini per il loro alto valore energetico e per essere prive di grassi.
Produzione: Un solo pasticcere, a Montecatini Basso, produce la cialda in modo tradizionale mantenendo l’attività del padre che ne fu l’inventore. La produzione si aggira intorno ai 100-110 quintali all’anno (intorno ai 210.000 pezzi). Le cialde vengono confezionate in fini pergamene gialle e poi vendute prevalentemente in zona, direttamente a privati, ma anche nel resto dell’Italia e all’estero, prevalentemente negli Stati Uniti, in Germania e Svezia.La volontà di mantenere la tipicità e la qualità della lavorazione artigianale fa sì che la produzione non sia tendenzialmente in aumento. Le cialde di Montecatini sono spesso presenti nelle feste e nelle fiere paesane.
Territorio di produzione
Si producono a Montecatini, provincia di Pistoia.
Lardo vergine di maiale PAT Toscana
Il “groppone” di maiale viene squadrato, salato e fatto riposare in cella frigorifera o cantina fresca per almeno 120 giorni; le razze di suino utilizzate sono la Large White e la Landrance, razze i cui esemplari raggiungono pesi elevati e vengono macellati oltre i 190 kg.
Patata di Zeri PAT Toscana
La tradizionalità della coltura della patata a Zeri risale al 1777, quando fu introdotta nel pontremolese a cura di Biagio Grilli di Adelano (villaggio del comune di Zeri), che ne ottenne due bulbi da alcuni montanari parmigiani, soliti recarsi in Germania. La tipicità della patata di Zeri consiste, oltre che nella tradizionalità, nel particolare ambiente…
Zucchina lunga fiorentina PAT Toscana
La zucchina lunga fiorentina ha forma allungata, colore dal verde chiaro al verde scuro con diverse sfumature e presenta costole longitudinali molto pronunciate. Viene raccolta e messa sul mercato con il fiore, che resta inalterato a lungo. Si semina da febbraio ad agosto direttamente in campo, in rotazione con altri ortaggi, e la raccolta inizia…