
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Vruoccolo d”a Santella
Cavolo (Brassica oleracea L.) simile al cavolo cappuccio ma con disposizione delle foglie aperte, di cui si utilizzano appunto le foglie, caratterizzate dall’assenza di cuticola cerosa.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura
La coltivazione avviene in modo tipo tradizionale, con semina in semenzaio, a spaglio, con seme autoprodotto, in aprile, appena le condizioni climatiche lo consentono. La raccolta delle foglie è scalare, secondo le necessità, e la produzione si protrae fino ai freddi autunnali ed oltre
Osservazioni sulla tradizionalità
Le foglie, raccolte scalarmente, sono prive di cuticola cerosa evidente il che le rende adatte al consumo umano, sia come ingrediente fondamentale di minestre, sia come mezzo estemporaneo di cottura (ad esempio, del parrozzo o anche delle salsiccie sotto la cenere). Diffusa nell’orticoltura di montagna, per la resistenza a gelate tardive ed al clima rigido.
Territorio di produzione
Area del Titerno, comuni di Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Pietraroja (BN)

Vino cotto PAT Campania

Zucchino San Pasquale PAT Campania

Pisello centogiorni PAT Campania
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