Questo gasteropode, conosciuto con il nome di lepre di mare, ha una conchiglia estremamente ridotta, trasparente, in posizione dorsale. Ha un corpo lobato con un ampio piede espanso e diviso in parapodi, il capo allungato presenta due escrescenze tentacolari. Vive su substrati duri ricchi di alghe, fino 20 m di profondità. Si nutre di vegetali, si riproduce in primavera e depone cordoni di uova di color rosso arancio, conosciuti con il nome di spaghetti di mare.
View More Biodiversità: Aplysia depilansCategoria: News
Biodiversità: Aiptasia Mutabilis
Anemone dal corpo tubulare, con base adesiva a forma di ventosa e di diametro minore di quello della colonna, portante minute papille adesive sulla metà inferiore. Caratteristica di questo anemone sono i tentacoli non molto lunghi e numerosi (più di cento) che, se disturbati, si contraggono a scatti sino a richiudersi. I tentacoli, che formano un caratteristico collare, sono di dimensioni differenti, massicci alla base e sottili sulla punta. Se disturbata emette filamenti bianchi (aconzie). Vive su fondali rocciosi, spesso in pozze riparate, in anfratti o fra le alghe, anche su legno. E’ più comune in superficie, ma può raggiungere i 25-30 m di profondità.
View More Biodiversità: Aiptasia MutabilisSentiero Italia CAI Toscana ed Emilia Romagna 02 Passo di Viamaggio – Balze
Passo di Viamaggio – Balze Ancora una tappa di media lunghezza e dislivello ridotto che procede in direzione nord verso il Monte Fumaiolo e le sorgenti del Tevere. Dal Passo di Viamaggio si prende il sentiero in direzione ovest verso il Montalto che non si raggiunge svoltando prima in direzione nord verso il Poggio dell’Aquila. Dopo un tratto di carrozzabile si giunge al Monte della Zucca a 1258 metri di quota disegnando poi un ampio arco che conduce sul Poggio Tre Vescovi a 1126 metri. Da qui si scende all’abitato di Balze.
View More Sentiero Italia CAI Toscana ed Emilia Romagna 02 Passo di Viamaggio – BalzeBiodiversità: Acetabularia Acetabulum
Alga verde facilmente riconoscibile per la tipica forma ad ombrellino, ben visibile solo nei mesi estivi. Pur essendo macroscopica è un’alga unicellulare; colonizza i fondi duri ben illuminati e riparati dal moto ondoso, dalla superficie sino a 30 m di profondità. Il colore è verde pallido. Comunemente è chiamata “Ombrellino di mare”.
View More Biodiversità: Acetabularia Acetabulum Area Naturale Marina protetta Porto Cesareo
Puglia
L’AMP Porto Cesareo si estende per 16.654 ettari e 32 Km di costa ed Interessa il litorale dei comuni di Porto Cesareo e di Nardò, entrambi della provincia di Lecce, nella parte orientale del Golfo di Taranto, che costituisce la zona più settentrionale del Mar Ionio.
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Sentiero Italia CAI Toscana ed Emilia Romagna 01 Bocca Trabaria – Passo di Viamaggio
Bocca Trabaria – Passo di Viamaggio Con una tappa di media lunghezza e dislivello ridotto si abbandona il territorio umbro e si continua a seguire il crinale di confine con le Marche. Dalla Bocca Trabaria inizia un lungo tratto a saliscendi lungo lo spartiacque in cui ci si mantiene sempre oltre quota 1000 metri. Si sale dapprima sulla cima del Poggio del Romito, poi si prosegue passando dal Poggio i Tre Termini, dal Monte Sodo Pulito e dal Poggio Alto oltre il quale si lascia il confine tra Marche e Toscana inoltrandosi nel territorio di quest’ultima regione. Dopo essere passati in vetta al Monte dei Frati a 1453 metri di quota, massima elevazione di giornata, inizia la discesa che condurrà ai 983 metri del Passo di Viamaggio.
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Percorso Italia CAI UMBRIA MARCHE
View More Sentiero Italia CAI Umbria Marche Percorso interoSentiero Italia CAI Umbria Marche 18 Bocca Serriola – Bocca Trabaria
Bocca Serriola – Bocca Trabaria L’ultima tappa del tratto umbro marchigiano è lunga, ma caratterizzata da dislivello ridotto. Dal rifugio il sentiero raggiunge il Monte Fiorino a 830 metri di quota dove progressivamente svolta in direzione nord fino a toccare il Monte Moriccie da cui si punta il Monte Sant’Antonio e il sottostante Valico di Bocca Trabaria nuovamente in territorio umbro. Siamo sulle alture che segnano il cofine tra la valle del Metauro e la Valle del Tevere.
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Serravalle di Carda – Bocca Serriola Tappa piuttosto lunga caratterizzata da una serie di saliscendi, ma complessivamente con scarso dislivello, che si sposta verso est in direzione delle alture sopra Città di Castello. In direzione sud est si toccano una serie di elevazioni tra cui il Monte Soma il Monte Vargonzana e il Monte Castellaccio. Si continua a seguire la dorsale fino al Monte di Gragnano puntando poi il Rifugio Bocca Serriola dove è possibile pernottare.
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Pieia – Serravalle di Carda Con tappa di media lunghezza e dislivello si giunge a toccare la cima del Monte Nerone prima di scendere alla piccola stazione turistica di Pian di Trebbio. Da Pieia si sale parallelamente alla strada del Monte Nerone fino al Rifugio Cupa e poi in cima alla vetta. Seguendo le piste sciistiche si scende al Rifugio Corsini dove si svolta in direzione sud est per raggiungere il Pian di Trebbio e a breve distanza l’abitato di Serravalle di Carda.
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