Itinerari culturali / Codice di Hammurabi

La formulazione risale al regno di Hammurabi, sesto re della I dinastia di Babilonia. Si tratta di un testo in scrittura cuneiforme inciso su di una stele in diorite alta 2,25 metri quasi completamente conservata, su diversi frammenti di stele di basalto e su oltre 30 copie realizzate su tavolette di argilla tra il II e il I millennio a.C. 

View More Itinerari culturali / Codice di Hammurabi

Itinerari culturali / La Madonna del Cancelliere Rolin

Nelle opere a soggetto religioso si cercava infatti di calare le divinità nel quotidiano, per permettere l’identificazione dei fedeli, e inoltre dovette avere peso anche la filosofia nominalistica, che sosteneva come la sostanza del reale ci pervenga dalla percezione dei singoli oggetti fisici. In una visione tanto attenta al dettaglio ed ai più svariati oggetti, l’uomo non può essere il centro del mondo, come teorizzavano gli umanisti italiani, anzi è solo una parte del ricchissimo Universo, dove non tutto è riconducibile al principio ordinatore della razionalità. Se da una parte i gesti e le azioni dell’uomo non hanno quella forza culturale di fare “storia”, dall’altra i singoli oggetti acquistano importanza nella raffigurazione, ottenendo una forte valenza simbolica che può essere letta a vari livelli.

View More Itinerari culturali / La Madonna del Cancelliere Rolin

Le gallerie degli Uffizi: Sant’Anna Metterza del Masaccio e Masolino

La metterza era una tipologia iconografica dove veniva raffigurata la Madonna col Bambino e sant’Anna “messa a fare da terza” o “medesima terza”, cioè dove si evidenziava il rango della santa come terza in ordine di importanza. Si tratta di uno dei modi tradizionali di raffigurare sant’Anna, che a Firenze godeva di particolare devozione dal 1343 quando nella giornata di Sant’Anna (26 luglio) venne scacciato il tirannico Duca d’Atene Gualtieri VI di Brienne.

View More Le gallerie degli Uffizi: Sant’Anna Metterza del Masaccio e Masolino

Itinerari culturali / Teseo e il Minotauro

Il soggetto mitologico è tratto dalle Metamorfosi del poeta latino Ovidio. Nell’antica leggenda viene narrata la storia di Teseo, l’eroe greco che con l’aiuto di Arianna riuscì a penetrare nel labirinto di Cnosso e a uccidere il Minotauro, una mostruosa creatura con la testa di toro e il corpo di uomo.

View More Itinerari culturali / Teseo e il Minotauro

La bella giardiniera – Raffaello

Immersa in un ampio paesaggio lacustre dall’orizzonte particolarmente alto, punteggiato da alberelli e da segni della presenza umana, si trova la Madonna seduta su una roccia, con appoggiato alle gambe Gesù Bambino; san Giovannino si trova inginocchiato a destra, mentre dirige uno sguardo intenso a Gesù.

View More La bella giardiniera – Raffaello

Itinerari culturali / Ultima Cena di Andrea del Castagno

L’Affresco conservato al Museo del Cenacolo di Sant’Apollonia di dimensioni 453 x 975 cm è attribuito ad Andrea del Castagno di datazione 1445 -1450 circa. La scena del Cenacolo incorniciata in un’ambiente fortemente caratterizzato dalla prospettiva è sovrastato da tre scene rappresentanti in ordine La Resurrezione, la Crocifissione e la Deposizione, suddivise dalla presenza di due finestre e a loro volta sormontate da una schiera di angeli al di sopra di esse.

View More Itinerari culturali / Ultima Cena di Andrea del Castagno

Itinerari culturali / La vocazione di San Luigi Gonzaga

Questa pala d’altare fu commissionata per la chiesa teatina di Guastalla nel 1650 dal duca Ferrante III Gonzaga (1618–1678) in celebrazione di Luigi Gonzaga (nato nel 1568), che rinunciò al titolo ereditario di marchese e si unì all’ordine dei Gesuiti a Roma nel 1585. si dedicò alla cura dei poveri fino alla morte di peste nel 1591. Fu beatificato nel 1621 e canonizzato nel 1726. Nel dipinto del Guercino, un angelo tiene sul capo del santo una corona che sostituisce la corona, a simboleggiare il marchesato, che è stato gettato a terra accanto a un fascio di gigli che rappresentano la castità.

View More Itinerari culturali / La vocazione di San Luigi Gonzaga

Fondazione Querini Stampalia, a Venezia: Presentazione di Gesù al Tempio _ Festa della CANDELORA

Non si conoscono le ragioni della realizzazioni delle due opere, forse legate ad eventi familiari, se nei personaggi fossero davvero presenti i ritratti della famiglia Bellini e di Mantegna. I personaggi principali sono pressoché identici a quelli di Mantegna: la Vergine regge il Bambino in fasce con i piedini appoggiati su un cuscino, presso un vecchio sacerdote barbuto che si fa avanti per prenderlo. Frontale al centro, sia pure leggermente in secondo piano, si trova san Giuseppe, mentre ai lati Bellini ha aggiunto due figure in più, in modo tale da comporre il gruppo come una piccola folla umana. I personaggi sono stati variamente identificati, ma sempre nell’ambito della famiglia del pittore: Giuseppe è stato identificato con un possibile ritratto del padre Jacopo, i due uomini a destra sarebbero un autoritratto di Giovanni (che guarda lo spettatore) accanto al cognato Mantegna o al fratellastro Gentile, le donne a sinistra potrebbero essere Nicolosia, sorella di Giovanni e Gentile, nonché moglie di Andrea, e la madre Anna.

View More Fondazione Querini Stampalia, a Venezia: Presentazione di Gesù al Tempio _ Festa della CANDELORA