Pomodori secchi sott’olio PAT Campania

I pomodori secchi sott’olio sono un delizioso aperitivo molto diffuso in tutta la regione Campania. Sono pomodori del tipo San Marzano, tagliati in quattro, posti al sole ad asciugare e ricoperti da garze leggere per evitare gli insetti. Una volta essiccati, vengono conservati in barattoli di vetro perfettamente puliti e ricoperti accuratamente con olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino e spezie in modo tale che si insaporiscano. La ricetta esiste da secoli, tradizionalmente è di uso familiare, ma di recente è stata utilizzata per preparazioni artigianali o industriali; oggi, infatti i pomodori secchi si possono acquistare già confezionati in barattolo, oppure a peso, da condire con l’olio e le spezie.

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Pisello centogiorni PAT Campania

E’ un ortaggio che presenta frutti (baccelli) di colore tendente al verde chiaro mediamente di 8-12 cm di lunghezza e semi tondi (parte edibile) di circa 5 mm di diametro. Ogni baccello contiene mediamente 7-8 semi. Afferisce alla specie Pisum sativum, nell’ambito della famiglia delle Leguminose (o Fabacee o Papilionacee); la pianta è un’erbacea annuale rampicante, con fusto cilindrico sottile e gracile. Le foglie sono pennate con stipole basali e cirro all’estremità, i fiori sono bianchi con una corolla piuttosto vistosa.

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Piselli cornetti PAT Campania

I piselli sono da sempre una coltura minore, realizzata nei vigneti e nei frutteti per migliorare la fertilità dei terreni oppure in precessione al pomodoro ed agli altri ortaggi estivi, in considerazione della brevità del loro ciclo produttivo. Anche la coltivazione dei piselli cornetti, una specie prodotta nell’intera provincia di Napoli, è associata ai frutteti o ad ortive a ciclo più lungo. Sono dei legumi che presentano il baccello sottile ed incurvato, di una forma che ricorda quella di un cornetto, da cui, verosimilmente, derivano il proprio nome. I piselli sono di piccole dimensioni e dalla forma depressa, ma molto saporiti, tradizionalmente utilizzati nella preparazione di minestre di ortaggi e legumi con o senza l’aggiunta di pasta.

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Pezzetta ‘e vino cuotto PAT Campania

Dolci di forma romboidale, con altezza maggiore mediamente di 10 cm, altezza minore 6 cm, altezza 3 cm, gelatinoso ma molto consistente, di colore vinaccia molto scuro, esternamente con una crosta sottile e compatta. Sapore dolce, marcato, con retrogusto aspro riconducibile al mosto, profumo agrumato.

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Peschiole PAT Campania

Le peschiole di Vairano Patenora in provincia di Caserta sono frutticini di pesco raccolti ancora verdi all’atto del primo diradamento, quando misurano appena uno o due centimetri ed il nòcciolo non è ancora indurito. Esse per la verità appartengono alla categoria delle pesche-noci, a frutto glabro, che si prestano particolarmente a questa preparazione. Dopo un accurato lavaggio, le peschiole vengono cotte in acqua ed aceto aromatizzata con spezie, e quindi conservate in barattoli di vetro. Hanno un sapore deciso, fortemente caratteristico, consistenza croccante e compatta. Conservate sotto aceto, vengono consumate come aperitivo. Solo recentemente questa antica ricetta è uscita dall’uso esclusivamente familiare e hanno conquistato ampia notorietà, soprattutto presso la ristorazione e la gastronomia specializzata in prodotti tipici.

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Pesca poppa di venere PAT Campania

La pesca poppa di Venere Pressocché scomparsa dall’attività di coltivazione destinata alla commercializzazione, un tempo era diffusa in tutta Italia. Attualmente è oggetto, nel più generale processo di rivalutazione dei frutti antichi e delle varietà a pasta bianca di pesca, di un recupero vivaistico che prelude ad un ritorno sul mercato anche in regione Campania, dove le superiori caratteristiche organolettiche sono attestate già nell’800.

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Pesca bianca di Napoli e pesca bellella di Melito PAT Campania

La Campania vanta da oltre un secolo un primato nella produzione delle percoche e delle pesche a polpa bianca. Per “pesca bianca napoletana” si intende quel gruppo di varietà locali a polpa bianca e a maturazione media (luglio agosto) che hanno fatto la storia della peschicoltura flegrea. I frutti sono di pezzatura medio elevata, dalla polpa molto sapida ed aromatica a volte rossastra accanto al nocciolo. Il pericarpo è di un colore rosso sfumato, molto sensibile alle manipolazioni, per questo motivo la raccolta, la selezione ed il confezionamento vengono effettuati manualmente, con molta delicatezza. All’interno di queste varietà, si distingue la “Bellella” di Melito (in foto), detta così perché tradizionalmente coltivata nei pressi di Melito. Come le altre varietà a polpa bianca, nonostante le ottime caratteristiche organolettiche, rischia di scomparire poiché soppiantata dalle muove varietà, più serbevoli e resistenti alle manipolazioni.

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Percoca terzarola PAT Campania

Nelle province di Napoli e Caserta sono ancora diffuse le percoche, categoria di pesche a polpa gialla, molto compatta e non spicca. Le varietà di percoche che maturano da fine estate in poi, nel napoletano vengono chiamate “terzarole” (terza epoca). Di terzarole esistono diversi ecotipi: gialla, rossa, dorata e bianca; la più famosa è la “terzarola col pizzo”. Le terzarole maturano, come dice il termine, tardivamente, da fine agosto a tutto ottobre. Come tutte le percoche, anche le terzarole vengono raccolte a mano e sono molto sfruttate per la trasformazione in sciroppato o a pezzi nel vino.

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Percoca puteolana PAT Campania

La percoca Puteolana, anche detta percoca Vesuvio, è un prodotto tradizionalmente coltivato nell’area Flegrea della provincia di Napoli. è una percoca, ossia una varietà di pesca caratterizzata da una polpa particolarmente compatta ed aromatica e dall’epidermide gialla con sfumature rosso intenso. è la percoca più famosa in assoluto e fino agli anni ‘70 era anche la pesca più coltivata in Campania, perché particolarmente preferita dai consumatori locali. La pezzatura dei frutti è medio-grossa, la maturazione è in luglio. Come tutte le altre percoche è utilizzata per la produzione delle pesche sciroppate e, soprattutto dai consumatori locali, utilizzata a pezzi nel vino.

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