Biscotto di Sant’Anselmo PAT Lazio

Il Biscotto di Bomarzo o “Pane di Sant’Anselmo” è una ciambella ricavata attenendosi scrupolosamente a ricette antichissime tramandate oralmente di madre in figlia. Un sapiente dosaggio degli ingredienti ed una lievitazione che dura circa 1 giorno, costituiscono la particolarità di questo gustoso prodotto.

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Caciatella di Maenza PAT Lazio

Prodotto dolciario di pasta frolla a base di ricotta aromatizzata alla sambuca e cannella. Si prepara una sfoglia di pasta all’uovo salata e la si stende a mano rivestendo poi una teglia: si riempie con un impasto di ricotta, zucchero, uova intere, sambuca e cannella e si chiude con strisce di sfoglia, tipo crostata. Si cuoce in forno pre-riscaldato a 280°C per 30 minuti. A Maenza, in prossimità della Pasqua, nelle case si era soliti lucidare gli utensili di rame con limone e sabbia per la preparazione delle Caciatelle. Si tratta di una ricetta di origine pastorale e contadina a base di ricotta (cacio).

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Caciata di Sezze PAT Lazio

Crostata di forma tondeggiante preparata con una pasta frolla a base di uova, zucchero, strutto, farina, buccia di limone e farcita con ricotta ovina. Dall’impasto, lavorato manualmente su tavole di legno, si ricava una sfoglia per rivestire il fondo e i bordi di una teglia imburrata. Sulla pasta si versa il ripieno costituito da ricotta mescolata a uova e zucchero. Successivamente si chiude con striscioline di pasta spennellate con uovo battuto, per rendere lucida la superficie, e si cuoce in forno già caldo a 200°C per 40 minuti. Tradizionale dolce sezzese la cui ricetta viene tramandata di generazione in generazione. La denominazione è data dalla presenza della ricotta (cacio) nella preparazione.

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Biscotti sezzesi PAT Lazio

Biscotti di forma allungata, spessi 2 cm circa e lunghi 10-12 cm, a base di farina, uova, zucchero, latte, strutto, scorza di limone grattugiata e lievito. Gli ingredienti vengono impastati manualmente su una tavola di legno. I bastoncini che si ricavano dall’impasto, spennellati in superficie con uovo battuto e posti in una teglia distanziati fra loro, si infornano a 250°C per circa mezz’ora. Si tratta di una preparazione domestica e di piccoli esercizi a produzione propria. È il tradizionale dolce della domenica, la cui ricetta è stata tramandata oralmente di generazione in generazione da più di trent’anni

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Biscotto e ciambelle all’uovo PAT Lazio

Biscotti a forma di ciambella o di savoiardo, a base di farina tipo 00, zucchero, uova intere, burro, latte, lievito in polvere e bicarbonato di sodio, lievito naturale. Dopo aver amalgamato gli ingredienti e aver ottenuto biscotti o ciambelle, le forme vengono disposte su teglie, precedentemente ricoperte con carta da forno e cotte in forno a legna per 160-190°C per 15-20 minuti. I produttori locali attestano che la produzione di Biscotti e Ciambelle all’uovo risale a oltre trent’anni. I prodotti si possono apprezzare a Genzano di Roma, in occasione della Sagra del pane casareccio, l’ultima domenica di ottobre.

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Biscotto di S. Antonio PAT Lazio

Nella tradizione popolare è molto diffuso il culto di S. Antonio, protettore degli animali e dei lavori agricoli. Presso Acquapendente il 17 gennaio di ogni anno si organizza una grande festa, nel corso della quale i protagonisti sono i Biscotti di Sant’Antonio. La tradizione risulta presente fin dal 1588, come attesta un manoscritto, (Biondo, Pietro Paolo, Cronache sulla terra di Acquapendente, 1588), in cui apprendiamo che la festa, un tempo, era organizzata dalla Confraternita di S. Antonio, oggi non più esistente, sostituita con il “Signore di S. Antonio”, eletto ogni anno fra gli allevatori acquesiani.

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Biscotti PAT Lazio

Prodotto dolciario preparato con farina tipo 00, uova, latte, zucchero, lievito per dolci, scorza di limone grattugiata e olio extravergine di oliva Sabina DOP, amalgamati fino ad ottenere una pasta liscia da cui, con le mani leggermente unte, si ricavano biscotti allungati. Le forme vengono successivamente cotte in forno a 260-270 °C per 5-10 minuti circa. Si tratta di una ricetta tramandata oralmente di generazione in generazione la cui preparazione domestica tradizionale aveva luogo in occasione della panificazione.

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Bastoni PAT Lazio

Biscotti dolci a forma di bastone, (da cui il nome) lunghi circa 15 cm e dal diametro di circa 2 cm. Presentano colore marroncino e sono ottenuti dalla lavorazione di farina di grano tenero tipo 00, zucchero, uova, limone e vaniglia. La cottura dei bastoni avviene in forno alla temperatura di 200°C per 10-15 minuti. La tradizione di questo prodotto viene tramandata oralmente da diverse generazioni.

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Amaretti casperiani PAT Lazio

Dolce tipo meringa con forma a cupola, di colore biancastro, ottenuto lavorando insieme le chiare d’uovo montate a neve, lo zucchero e le nocciole, tostate e macinate. All’impasto si aggiunge l’essenza di mandorle amare e un pizzico di vanillina. Si dispongono le forme in teglie e si lasciano cuocere in forno a 200-210°C per 10-15 minuti. Situata nel cuore della generosa terra di Sabina, Casperia da oltre trent’anni produce questi dolci a base di nocciole, variante della più classica lavorazione a base di
mandorle. Si producono tutto l’anno ma in particolare nel periodo natalizio.

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Amaretti PAT Lazio

Dolci di forma tondeggiante e colore dorato, ottenuti dalla lavorazione di mandorle dolci e amare, albume e zucchero. Le mandorle, previa macinatura vengono amalgamate con gli altri ingredienti e una volta pronto l’impasto questo viene posta sull’ostia a piccole porzioni. La cottura avviene per 20 minuti a 180°C. Gli Amaretti vantano una lunga tradizione: introdotti probabilmente in Italia dagli Arabi verso la fine del XIII secolo e diffusi nel bacino del Mediterraneo, specialmente in Sicilia. Pellegrini e conventi ne assicurarono la difusione, resa più facile dal fatto che il dolce è poco deperibile. Nel Lazio i forni preparano questi dolcetti da oltre trent’anni e molti ristoratori sono soliti offrirli a fine pasto insieme alle ciambelline al vino.

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