Toscana
FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Per ottenere la Farina, gli alberi di castagno sono coltivati secondo la metodologia stabilita dal disciplinare. Quando i frutti sono maturi vengono raccolti, separati da quelli guasti ed essiccati in un apposito contenitore di legno denominato “metato”. A seguito della battitura (pulitura), le castagne sono molite con la tipica macina in pietra. Al termine dell’elaborato processo di produzione, la farina è immessa al consumo solo a partire dal 1°dicembre.

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FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Campania
COLATURA DI ALICI DI CETARA DOP

Le alici per la produzione della Colatura di Alici di Cetara DOP, devono essere pescate con il metodo tradizionale, ovvero con il cianciolo o pesca a circuizione. Le alici vengono decapitate ed eviscerate manualmente, cioè “scapezzate” manualmente; è ammessa la incruscatura, che consiste nel lasciare, per massimo 24 ore, le alici già decapitate ed eviscerate, in salamoia. La salagione delle alici avviene sistemandole a mano, a strati alterni con sale marino, in contenitori di legno, detti “terzigni”, da 20 kg o botti di legno, fino ad un massimo di 200 kg di contenuto.

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COLATURA DI ALICI DI CETARA DOP

Toscana
FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Per ottenere la farina è necessario un lungo ed elaborato processo di lavorazione. I castagni sono coltivati secondo le regole stabilite dal disciplinare. Dopo la raccolta, le castagne vengono essiccate in contenitori detti “gradili” per un minimo di 25 giorni. Le castagne sono macinate con i tradizionali mulini in pietra. Per garantire la qualità della farina non è possibile macinare più di 5 quintali di castagne al giorno. La molitura deve essere effettuata entro il 30 gennaio dell’anno in cui è stata effettuata la raccolta.

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FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Sicilia
FICODINDIA DI SAN CONO DOP

Il Ficodindia di San Cono è coltivato in terreni arati e fertilizzati secondo quanto previsto dall’articolo 5 del disciplinare. La raccolta si svolge dal 20 agosto al 30 settembre per il primo frutto in fiore (Agostano) e dal 10 settembre al 31 dicembre per il secondo (Tardivo). Dopo la raccolta, i frutti che non presentano le caratteristiche adeguate sono scartati, mentre gli altri sono privati delle spine e immessi al consumo.

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FICODINDIA DI SAN CONO DOP

Sicilia
PAGNOTTA DEL DITTAINO DOP

La Pagnotta del Dittaino si produce con l’impasto di semola di grano duro, acqua, lievito naturale e sale. L’impasto è realizzato con un’impastatrice a braccia tuffanti per un tempo di 12 minuti; successivamente, l’impasto riposa in una vasca per 15 minuti e quindi si provvede alla formatura dei pani in pasta di peso di gr. 1200 ± 20 e di forma sferica. A seguire, inizia la fase di lievitazione che dura dai 120 ai 180 minuti. Dopo tale fase, la Pagnotta viene cotta nel forno per un periodo compreso fra i 40 ed i 60 minuti.

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PAGNOTTA DEL DITTAINO DOP

Sicilia
PECORINO SICILIANO DOP

Il Pecorino Siciliano, quando è immesso al consumo, presenta la classica forma cilindrica a facce piane o lievemente concave, la crosta è bianca-giallognola e la pasta è compatta, di colore bianco o giallo paglierino, con occhiatura scarsa. Il sapore è caratteristico, con un aroma intenso. La forma ha un peso tra i 4 e i 12 kg; infine, l’altezza dello scalzo varia dai 10 ai 18 cm.

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PECORINO SICILIANO DOP

Sicilia
PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP

Il disciplinare di produzione presenta, all’articolo 5, la descrizione del metodo di ottenimento del Pistacchio. Gli impianti sono consociati o mono culturali e la loro densità varia in base alle esigenze. La raccolta inizia la seconda decade di agosto fino alla prima decade di ottobre ed è eseguita manualmente con bacchiatura sulle reti o per brucature. I pistacchi sono liberati dal mallo con ausili meccanici e essiccati ad una temperatura inferiore a 50° C. Per evitare il contatto con agenti esterni il prodotto è inserito in sacchi di juta e dopo lo stoccaggio è immesso al consumo.

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PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP

Sicilia
NOCELLARA DEL BELICE DOP

Per coltivare la Nocellara è necessario che gli uliveti siano iscritti negli appositi albi che si trovano in ogni comune della zona di produzione. Le modalità di coltivazione seguono le buone prassi indicate dalla Regione Sicilia, per la parte di concimazione, irrigazione e raccolta, che avviene, nella maggior parte dei casi, a mano.

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NOCELLARA DEL BELICE DOP