Carciofo Spinoso di Menfi PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia (Partinico)

Descrizione del prodotto

Carciofo di Menfi PAT

Delimitazione della zona geografica: Territorio dei seguenti comuni: Menfi, e parte di Castelvetrano, Sambuca di Sicilia e Sciacca.

Cenni storici e legami con il territorio: Il termine carciofo è di origine araba “harsufa”. Nell’antichità classica, diffusori verso l’Occidente della coltura del carciofo furono i Greci che, fra l’altro, chiamarono “Kinara” una deliziosa isoletta delle Sparadi.

Descrizione del prodotto ed indicazione delle sue caratteristiche salienti: Il capolini presenta una forma ovale – oblunga ed è costituito da una parte basale, il ricettacolo carnoso, sul quale sono inseriti, oltre ai fiori ermafroditi e le numerose setole bianche (pappo), le bratte spinose a disposizione, embricate l’una sull’altra, di cui quelle più interne sono molto tenere e carnose, mentre quelle esterne risultano consistenti e fibrose.

Il ricettacolo e le bratte interne costituiscono la porzione edule del carciofo, chiamato comunemente “cuore”.

Fin dal 1585 furono note le qualità terapeutiche del carciofo, infatti il medico romano Castore Durante, nel suo Herbario nuovo, enumera le eccezionali doti del carciofo: “sollecita il flusso della bile, spurga i reni, facilita la prima digestione, elimina ogni cattivo odore della pelle, sana alcune malattie della cute e infine Venerem stimulat……

La scienza moderna ha spiegato il perchè di tutte queste qualità terapeutiche: nelle foglie e nel caule del carciofo è presente la “cinarina”, sostanza che addirittura opera un’azione efficace nelle lesioni epatiche e renali perchè favorisce la secrezione biliare, la diuresi, e facilita l’eliminazione della colesterina.

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