Cappero del Garda PAT Lombardia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale

CAPPERO DEL GARDA
Piccolo arbusto ramificato della famiglia Capparaceae. Capparis spinosa e Capparis rupestris sono le specie di capperi spontaneamente più diffuse; nello specifico, Capparis spinosa viene considerata di migliore qualità perché i capperi sono più sodi e saporiti. I boccioli e i frutti sono saporiti e si consumano tradizionalmente per condire e insaporire piatti a base di pesce, carne, insalate. Oggi vengono proposti anche in nuovi abbinamenti e nella preparazione di dolci e gelati.

Cenni storici e tecnica di produzione

Oltre all’agrumicoltura, all’olivicoltura e alla viticoltura, la sponda bresciana dell’alto Garda vanta anche la presenza dei capperi, celebrati già dal Cinquecento da Agostino Gallo e da Bongiani Grattarolo. Gli arbusti nascono in modo spontaneo sui muri in pietra caratteristici nei borghi del Lago di Garda, sulle strutture portanti in muratura che delimitano le limonaie e sui relativi terrazzamenti. Il microclima tipico della fascia mediterranea favorisce questa rigogliosa vegetazione su tutto il territorio. La pianta fiorisce dalla tarda primavera e la raccolta si ha per tutta l’estate. Le fasi della produzione sono la raccolta, la salatura, l’asciugatura e l’invasettamento. I piccoli boccioli ancora chiusi vengono raccolti delicatamente a mano, trattati con il sale grosso (10-20% rispetto al peso dei capperi), fatti asciugare e conservati secondo la tradizione sott’olio di oliva o sotto sale.

Si colgono anche i piccoli frutti (in dialetto denominati Sochéte) con una porzione di gambo: conservati in salamoia risultano ottimi per arricchire insalate e primi piatti. Indubbiamente la fase della raccolta risulta la fase più difficile: i capperi vanno raccolti quasi quotidianamente durante la stagione estiva, su muri assolati e con alte scale. Proprio la problematicità della raccolta rende questi prodotti particolarmente ricercati e assai costosi. Le piante di cappero, essendo spontanee sono piante molto rustiche e non necessitano di alcuna manutenzione e cura: ben sopportano anche lunghi periodi di siccità dato che le radici si sviluppano nel terreno retrostante i muri in pietra e non sono soggetti a malattie. L’unica accortezza per incrementare la produzione è quella di tagliare alla fine dell’inverno la quasi totalità dei rami, in modo che la pianta possa svilupparsi e produrre sulla nuova vegetazione.

Territorio di produzione: Alto Garda Bresciano, nello specifico la fascia costiera dei Comuni di Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine sul Garda, Limone sul Garda.

Baci del signore PAT Lombardia

BACI DEL SIGNORE
Piccoli dolci farciti di marmellata di arance. Materie Prime Zucchero, uova, farina 00, fecola, marmellata di arance, cioccolato fuso. Forma di bottoni. Peso circa 20g. Sapore dolce di cioccolato e marmellata di arance

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Casoncello di Barbariga PAT Lombardia

CASONCELLO DI BARBARIGA Primo piatto di pasta fresca ripiena. Materie Prime Pane, formaggio, uova, erbe, burro, brodo, sale, noce moscata, acqua, aromi naturali. Alcuni laboratori aggiungono anche prosciutto cotto e prosciutto crudo. La pasta, di colore giallo, è una sfoglia dalla consistenza sottile, morbida, non asciutta, dalla quale si ritagliano i rettangoli che, riempiti con…
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Patè di fegato d’oca PAT Lombardia

PATÈ DI FEGATO D’OCA
Crema di fegato d’oca Materie Prime: Fegato d’oca, burro, guanciale di suino, sale, pepe, aromi naturali, nitrati. Dolce, cremoso, di colore scuro. Cottura separatamente del Fegato d’oca (3 ore) e del guanciale (1,5 ore) ; raffreddamento; aggiunta di burro e aromi. Confezionamento

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