Campania
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP

SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP è un frutto degli ecotipi locali della specie “Lycopersicon esculentum Mill” originariamente derivanti dalle seguenti denominazioni popolari “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto” tradizionalmente coltivati sulle pendici del Vesuvio. Quando è immesso al consumo, il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio ha forma ovale e all’interno ha una polpa croccante e succosa. Il sapore è intenso e il suo profumo è inconfondibile.

Metodo di coltivazione

Il Pomodorino è coltivato in pieno campo e le piante si sviluppano in verticale sostenute da paletti per non far cadere i frutti. La raccolta inizia a giugno e termina ad agosto e si realizza tagliando direttamente il grappolo. In seguito, i pomodori sono i legati tra loro con un filo, formando il “piennolo”, con questa forma, i frutti non si deteriorano e conservano le loro caratteristiche organolettiche. La raccolta è effettuata a mano, nel periodo compreso tra il 20 giugno ed il 31 agosto e la produzione unitaria massima è fissata in 25 tonnellate, rapportata ad ettaro di coltura specializzata.

Legame tra il prodotto e il territorio

Fichi bianchi del Cilento DOP

La bontà del Pomodorino è favorita dagli elementi pedo-climatici del territorio di produzione. Come noto, la zona è caratterizzata dal terreno di origine vulcanica e dal clima mite mediterraneo. Inoltre, i venti e l’esposizione al sole conferiscono al pomodoro le sue note distintive, come l’acidità e la sua polpa succosa.

L’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Ben 836 prodotti che contribuiscono a rendere l’Italia un Paese unico al mondo.

Una storia di Controllo e Sicurezza

INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA. Il Ministero si impegna quotidianamente, in sinergia con i Consorzi e gli Organi di Controllo, a garantire ai consumatori la qualità prevista nei disciplinari di produzione, attraverso controlli sulla filiera, lotta alla contraffazione, lavoro a fianco dell’intero Ecosistema.

Una storia di Cultura e Tradizione

DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA. Dietro ognuno di questi prodotti vi è una storia di cultura, tradizione e trasmissione di un sapere antico legato ai territori. Il cibo per il nostro Paese costituisce un patrimonio non solo produttivo, ma anche culturale da esplorare.

Una storia di Qualità e Sostenibilità

SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA. Materie di prima scelta, processi ben identificati, eco-sostenibilità, rispetto della biodiversità, sono alcuni degli ingredienti che conferiscono a questi prodotti una qualità unica, riconosciuta da tutto il mondo.

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