Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Trentino
Insaccato stagionato di puro maiale, da consumarsi allo stato crudo. La produzione si protrae per tutto l’anno; in passato essa avveniva, per problemi legati alla conservazione, solamente nel periodo che va da settembre ad aprile.
Zona di produzione: Valli Giudicarie
Cenni storici e curiosità
Nei secoli scorsi, gli abitanti dei paesi di Caderzone e di Strembo emigravano da settembre fino ad aprile verso la pianura; attraverso l”unica via allora praticabile costituita dal Lago di Garda, giungevano nel Mantovano dove acquisivano la tecnica di produzione degli insaccati. Con il passare del tempo, lentamente è stata introdotta una sostanziale modifica alle procedure tradizionali; è stato aggiunto come ingrediente l”aglio, ritenuto a quei tempi un prodotto salutare con effetti benefici e che ha dimostrato di conferire agli insaccati un apprezzato aroma. Nel loro girovagare, gli emigranti hanno potuto constatare l’influenza determinante del clima sulla produzione degli insaccati; infatti, forse a causa della carenza o dell”abbondanza di umidità presente nell’aria, in alcune città, come ad esempio Bolzano e Trieste, non si è riusciti ad ottenere degli insaccati con le caratteristiche qualitative espresse dai prodotti tradizionali di Caderzone.
Frìtole o Sizole PAT
Pezzetti di carne di maiale magra cotta, rimasti dopo aver fuso il grasso per fare lo strutto.
Strudel PAT di Trento
Dolce a forma vaga di cilindro, fatto con pasta tirata a sfoglia e arrotolata con un ripieno di frutta, solitamente mele tagliate a fettine e zuccherate, uva sultanina, pinoli o noci.
Carne “fumada” di Siror PAT
Il girello estratto dalla coscia del manzo disossata, viene inserito in una rete alimentare, tipo quella dell’arrosto, viene cosparsa di i un composto di pepe, sale, alloro, ginepro e rosmarino ed eventuali spezie naturali, per una durata di circa 15 giorni. Il girello viene più volte girato nel composto, affinché la salatura sia omogenea per…