
L’arte romana si sviluppa tra il VI secolo a.C. e il V secolo d.C., influenzata prima dagli Etruschi e successivamente dai Greci, dai quali eredita l’uso della proporzione e dell’armonia. Tuttavia, i Romani innovano l’arte adattandola alle esigenze pratiche ed estetiche del loro impero, con un forte accento sul realismo, il monumentale e la propaganda politica.
Ecco alcune delle più importanti opere di arte romana, suddivise per categoria:
Architettura Monumentale e Civile
1. Colosseo (Anfiteatro Flavio) – Roma (70-80 d.C.)
L’anfiteatro più famoso dell’antichità, utilizzato per giochi gladiatori e spettacoli pubblici. È un esempio straordinario di ingegneria romana, con un uso avanzato di archi, volte e calcestruzzo.

Pantheon – Roma (118-125 d.C.)
Tempio dedicato a tutti gli dèi, commissionato da Adriano. La sua cupola emisferica con oculo centrale è un capolavoro di ingegneria e simbolismo cosmico.

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Fori Romani e Imperiali – Roma (I secolo a.C. – II secolo d.C.)
Complessi architettonici costruiti in età repubblicana e da vari imperatori (Cesare, Augusto, Traiano), centri della vita politica e sociale di Roma. Il Foro di Traiano, con la Colonna Traiana, è uno degli esempi più spettacolari.
Teatro di Marcello – Roma (I secolo a.C.)
Modello per i futuri teatri romani, con una struttura semicircolare, gradinate in pietra e una perfetta acustica.

Arco di Costantino – Roma (315 d.C.)
Uno dei migliori esempi di archi di trionfo, costruito per celebrare la vittoria di Costantino su Massenzio.

Scultura e Ritrattistica
Augusto di Prima Porta (I secolo d.C.)
Statua propagandistica dell’imperatore Augusto, che lo rappresenta come un condottiero divinizzato, con riferimenti alla sua discendenza mitologica.

Ara Pacis Augustae – Roma (9 a.C.)
Altare dedicato alla pace instaurata da Augusto. I rilievi celebrano la famiglia imperiale e il rinnovamento della società romana.

Colonna Traiana – Roma (113 d.C.)
Monumento commemorativo alto 30 metri che racconta, attraverso un fregio continuo, la conquista della Dacia da parte di Traiano.

Statua equestre di Marco Aurelio – Roma (II secolo d.C.)
Unico esempio superstite di statua equestre in bronzo di un imperatore romano, salvata perché erroneamente identificata con Costantino.

Sarcofago di Portonaccio – Roma (180-190 d.C.)
Esempio di sarcofago con bassorilievi raffiguranti battaglie tra Romani e barbari, con un forte senso del movimento e del dramma.

Pittura e Mosaico
Affreschi di Pompei ed Ercolano (I secolo a.C. – I secolo d.C.)
Le città sepolte dall’eruzione del Vesuvio hanno conservato straordinari esempi di pittura romana, con illusionismo prospettico e scene mitologiche e quotidiane (Casa dei Vettii, Villa dei Misteri).
La pittura parietale romana, in particolare quella risalente al periodo pompeiano, è tradizionalmente suddivisa in quattro stili distinti, che riflettono l’evoluzione tecnica e estetica di un’arte destinata a decorare le pareti degli ambienti domestici e pubblici. Questi stili sono comunemente noti come Primo, Secondo, Terzo e Quarto Stile.
Il Primo Stile, noto anche come stile a “incrostazioni” o “masonry style”, si caratterizza per la sua tendenza a imitare la pietra e il marmo. Le pareti venivano decorate con pannelli in stucco colorato, disposti in modo da simulare pietre tagliate e rivestimenti pregiati. Questo stile si ispira all’architettura e alle tecniche decorative dell’antichità, creando un effetto di sobria eleganza che imitava la struttura muraria in pietra.

Il Secondo Stile, detto anche “stile architettonico” o “illusorio”, è famoso per la sua capacità di creare illusioni ottiche. Qui l’artista dipinge architetture fittizie, come colonne, archi e prospettive illusionistiche, che estendono lo spazio interno della stanza e ne amplificano la profondità. Le pareti sembrano aprirsi su spazi architettonici immaginari, un trucco che mira a trasportare lo spettatore in un mondo idealizzato e monumentale.

Il Terzo Stile, spesso definito “stile ornamentale” o “stile delle piccole stanze”, si distingue per la sua raffinatezza decorativa. A differenza del Secondo Stile, che punta a creare una grande illusione spaziale, il Terzo Stile adotta sfondi più sobrii e monocromatici, ricchi di piccoli dettagli ornamentali come motivi vegetali, medaglioni, candelabri e altri elementi decorativi disposti in maniera ordinata e ripetitiva. Questo stile è caratterizzato da una maggiore delicatezza e un approccio più raffinato, adatto agli ambienti interni più intimi.

Il Quarto Stile, noto come “stile intricato” o “dell’illusionismo prospettico” stile pompeiano tardo, è il più eclettico e decorativo dei quattro. Esso emerge intorno al I secolo d.C. e combina elementi illusionistici del Secondo Stile con motivi ornamentali e decorazioni più libere e superficiali. Le pareti sono spesso affollate da una molteplicità di elementi: architetture fittizie, figure narrative, putti, motivi geometrici e naturali, tutti integrati in una composizione complessa e dinamica. Questo stile è caratterizzato da una sorta di caos organizzato, in cui la molteplicità degli elementi decorativi si unisce per creare un effetto visivo ricco e stratificato.
Questi quattro stili testimoniano l’innovazione e la capacità dei pittori romani di adattare e reinventare modelli artistici ereditati dalle tradizioni greca ed etrusca, combinandoli con soluzioni tecniche e decorative originali per soddisfare le esigenze estetiche e funzionali degli ambienti abitativi e pubblici dell’antica Roma. La loro influenza si è estesa ben oltre l’epoca romana, influenzando l’arte rinascimentale e continuando a essere studiata come esempio di ingegnosità e raffinatezza nella storia dell’arte.
Mosaico di Alessandro – Museo Archeologico di Napoli (II secolo a.C.)
Grande mosaico proveniente dalla Casa del Fauno a Pompei, rappresentante la battaglia tra Alessandro Magno e Dario III.
Mosaici della Basilica di Santa Maria Maggiore – Roma (IV secolo d.C.)
Uno dei primi esempi di mosaico cristiano, con scene tratte dall’Antico Testamento.
Urbanistica, Strade e Infrastrutture
14. Via Appia Antica (312 a.C.)
Una delle più antiche strade romane, progettata per collegare Roma al Sud Italia, con tecnica costruttiva innovativa.

Ponti Ponte di Augusto e Tiberio a Rimini

Costruito in pietra d’Istria e con struttura in calcestruzzo fu iniziato nel 14 d.C. da Augusto imperatore ed ultimato dal suo successore Tiberio nel 21 d.C.
Acquedotti Pont du Gard – Francia (I secolo a.C.)
Acquedotto romano monumentale in Francia, con tre ordini di arcate, dimostrazione della grande capacità ingegneristica dei Romani.

Acquedotto Claudio, il più spettacolare realizzato dagli imperatori Caligola e Claudio tra il 38 ed il 52 d.C. Lungo oltre 70 km un quarto dei quali su arcate sostenute da possenti piloni che ancora oggi si ergono nella campagna romana.

Terme di Caracalla – Roma (III secolo d.C.)
Uno dei più grandi complessi termali dell’Impero, con piscine, biblioteche e palestre, esempio della sofisticazione della vita urbana romana.


Un complesso straordinario per dimensioni e decorazioni, le Thermae Antoninianae, rappresentano uno dei grandi edifici imperiali meglio conservati dell’antichità. Furono costruite nella parte meridionale di Roma su iniziativa dell’imperatore Marco Aurelio Antonino Bassiano, detto Caracalla, figlio di Settimio Severo, che inaugurò l’edificio centrale nel 216 d.C.
La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”: non solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio. Il blocco centrale, quello destinato propriamente alle Terme, è disposto su un unico asse lungo il quale si aprono in sequenza il caldarium, il tepidarium, il frigidarium e la natatio. Ai lati, disposti simmetricamente e raddoppiati, le due palestre e gli spogliatoi. Nel recinto che circonda l’area centrale erano presenti le cisterne e le due biblioteche simmetriche, a sud, due grandi esedre, a ovest e a est, e gli accessi principali e le tabernae inserite nello spazio perimetrale, a nord.
I sotterranei erano il fulcro della vita del complesso, il luogo in cui lavoravano centinaia di schiavi e di operai specializzati in grado di far funzionare l’ingegnosa macchina tecnologica delle Terme. Conservati per circa due chilometri, i sotterranei erano un dedalo di gallerie carrozzabili dove si trovavano oltre ai depositi di legname, l’impianto di riscaldamento, costituito da forni e caldaie, un impianto idrico, un mulino e il Mitreo, uno dei più grandi conservati nella città di Roma, in cui è ancora oggi riconoscibile la fossa sanguinis, probabilmente utilizzata per i rituali di iniziazione degli adepti al culto. Il Mitreo è parte integrante del complesso termale e denota la forte vicinanza della famiglia dei Severi ai culti di origini orientali.
Opere Tardoantiche e Cristianesimo delle Origini
Basilica di San Pietro in Vaticano (antica) (IV secolo d.C.)
Costruita sotto Costantino sul luogo della sepoltura di San Pietro, è il primo grande edificio di culto cristiano.
Mausoleo di Galla Placidia – Ravenna (V secolo d.C.)
Piccolo edificio con mosaici straordinari, considerati tra i migliori esempi di arte tardo-romana e bizantina.
Colonna di Arcadio – Costantinopoli (oggi scomparsa) (V secolo d.C.)
Esempio dell’arte monumentale tardo-romana, simile alla Colonna Traiana, ma con temi cristiani.
Mosaici di Sant’Apollinare Nuovo – Ravenna (VI secolo d.C.)
Splendidi mosaici che segnano il passaggio dall’arte romana all’arte bizantina.
L’arte romana è stata fondamentale nella storia dell’arte, sviluppando concetti innovativi in architettura, scultura, pittura e urbanistica. La sua influenza si estese all’arte medievale, rinascimentale e neoclassica, rendendo Roma uno dei centri culturali più importanti di tutti i tempi.

Andocide, Pittore di

Afonso, Jorge
