Aldo Andreani (1887-1971) è stato un architetto e scultore italiano, noto per il suo stile eclettico che fondeva elementi storicisti con influenze moderniste. Andreani è conosciuto soprattutto per i suoi progetti innovativi che combinavano classicismo, liberty, e modernismo in una sintesi unica e originale, che si riflette nelle sue opere principali, molte delle quali si trovano a Milano.
Nato a Mantova, Andreani studiò architettura al Politecnico di Milano, laureandosi nel 1910. In un periodo in cui gli stili architettonici in Italia stavano rapidamente evolvendo, Andreani fu uno degli architetti che cercarono di unire tradizione e modernità, combinando elementi storici con le nuove tendenze del tempo. Lavorò anche come scultore, un’esperienza che influenzò profondamente la sua attenzione per i dettagli decorativi nelle sue architetture.
Lo stile di Aldo Andreani è spesso definito eclettico, mescolando elementi classici e barocchi con il liberty e l’Art Deco. Tra i suoi progetti più importanti si annoverano:
- Casa Guazzoni a Milano (1912), che rappresenta una delle sue prime opere in cui si notano già accenti liberty con dettagli scultorei e decorativi particolari.
- Palazzo Fidia a Milano (1929-1932), forse la sua opera più famosa. L’edificio mostra un uso audace della scultura e delle forme geometriche, con un’impronta modernista che lo rende un esempio unico di architettura eclettica a Milano.
- Torre dei Grassi a Milano, un altro esempio significativo che mescola elementi rinascimentali e liberty con un tocco di modernismo.
Andreani fu un architetto non convenzionale per la sua epoca, riuscendo a combinare stili diversi in modo innovativo e riconoscibile. Sebbene non fosse sempre in linea con le tendenze razionaliste del periodo, il suo lavoro fu rispettato per l’originalità e la capacità di creare edifici che si distinguono per il forte carattere decorativo e simbolico. Le sue opere restano un esempio dell’architettura eclettica italiana e testimoniano l’influenza della scultura sull’architettura del XX secolo
Ambrogio di Baldese
Il doriforo di Policleto
L’opera venne realizzata nel periodo in cui l’artista era attivo nel Peloponneso e raffigura probabilmente Achille con la lancia. Per realizzarla Policleto procedette a una serie di misurazioni di giovani fino ad arrivare a trovare un modulo matematico, che legasse le varie parti anatomiche.