Il Pittore di Amasis è un artista anonimo dell’antica Grecia, attivo intorno al VI secolo a.C., noto principalmente per la sua opera nella ceramica attica a figure nere. Il nome “Pittore di Amasi” gli è stato attribuito dagli studiosi moderni, in quanto alcune delle sue opere sono firmate da Amasi, un ceramista attico con cui collaborava frequentemente.
Il Pittore di Amasis è considerato uno dei più importanti esponenti dello stile a figure nere, una tecnica in cui le figure erano dipinte in nero su un fondo rosso dell’argilla, con dettagli incisi che permettevano la creazione di scene dettagliate e dinamiche.
Stile
- Composizioni equilibrate: Le scene rappresentate dal Pittore di Amasis sono note per la loro chiarezza compositiva e per il senso di ordine. Le figure sono distribuite armoniosamente nello spazio, spesso con un attento bilanciamento tra figure umane e decorazioni geometriche o floreali.
- Attenzione ai dettagli: Le figure sono incise con grande cura, mostrando una conoscenza approfondita dell’anatomia umana e un’abilità particolare nel rendere i dettagli dei vestiti, degli strumenti musicali e delle armi.
- Tematiche mitologiche e quotidiane: Le sue opere rappresentano spesso scene mitologiche, ma anche momenti della vita quotidiana, come feste e riti religiosi.
Opere Riconosciute
Le opere attribuite al Pittore di Amasis includono anfore, kylix (coppe), e altri vasi usati per il simposio (il banchetto greco). Tra i pezzi più noti vi sono alcune anfore conservate in musei come il Louvre di Parigi e il British Museum di Londra.
Collaborazione con Amasi
Il ceramista Amasis, che firmava le sue opere, collaborò frequentemente con il Pittore di Amasis. Mentre Amasis modellava i vasi, il Pittore di Amasis era responsabile delle decorazioni pittoriche. Questa collaborazione è stata particolarmente fruttuosa, e le loro opere sono oggi considerate tra i migliori esempi della ceramica attica a figure nere.
Abbaside, arte
Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David
David eseguì il dipinto nel 1784, per poi presentarlo nel 1785 al Salon di Parigi, dove riscosse numerosi plausi tanto da esser definito «il più bel quadro del secolo». Malgrado fosse stato realizzato circa quattro anni prima dello scoppio della Rivoluzione francese, Il giuramento degli Orazi è considerato anche uno dei quadri più iconici e rappresentativi del tempo