Benedetto Alfieri (1699-1767) è stato un architetto italiano, noto soprattutto per il suo lavoro come architetto di corte presso la famiglia reale sabauda a Torino. Fu uno degli esponenti più importanti del tardo barocco piemontese, e il suo lavoro ha lasciato un’impronta significativa sull’architettura del XVIII secolo in Piemonte.
Benedetto Alfieri nacque nel 1699 ad Asti, in Piemonte, in una nobile famiglia. Si formò inizialmente presso i Gesuiti, ricevendo un’educazione classica. In seguito, si dedicò allo studio dell’architettura, influenzato dal contesto culturale della corte sabauda e dall’architettura barocca piemontese. Nel 1739, fu nominato “Primo Architetto” del re Carlo Emanuele III di Savoia. Questo ruolo gli diede l’opportunità di lavorare su molti dei progetti più importanti del Regno di Sardegna, contribuendo in modo significativo allo sviluppo architettonico della regione.
Opere Principali
- Teatro Regio di Torino Uno dei progetti più celebri di Benedetto Alfieri è il Teatro Regio di Torino, costruito tra il 1740 e il 1742. Il teatro, che purtroppo fu gravemente danneggiato da un incendio nel 1936, era uno dei più importanti e prestigiosi d’Europa. L’edificio originale di Alfieri era un esempio magistrale di architettura teatrale barocca, con un interno riccamente decorato.
- Palazzo Reale di Torino Alfieri fu responsabile di diversi interventi nel Palazzo Reale di Torino, tra cui la progettazione della Scala delle Forbici e la ristrutturazione di alcune sale di rappresentanza. Questi lavori contribuirono a rendere il palazzo uno dei simboli del potere sabaudo.
- Palazzo della Venaria Reale Tra i suoi interventi nella residenza di Venaria Reale, spicca la progettazione del Salone di Diana e della Galleria Grande, che sono tra i migliori esempi del barocco piemontese.
- Palazzo Carignano Alfieri lavorò anche al Palazzo Carignano a Torino, dove progettò una nuova ala per il palazzo, mantenendo l’armonia con lo stile esistente.
Stile Architettonico
Lo stile di Benedetto Alfieri è strettamente legato al barocco piemontese, caratterizzato da un senso di grandiosità e teatralità, ma anche da un certo rigore e sobrietà. Le sue opere mostrano un’equilibrata combinazione tra decorazione ricca e funzionalità architettonica. Pur lavorando all’interno della tradizione barocca, Alfieri fu anche aperto all’innovazione, integrando elementi neoclassici nelle sue opere più tarde, anticipando il cambiamento di stile che avrebbe caratterizzato la fine del XVIII secolo.
Benedetto Alfieri è considerato uno dei più grandi architetti del suo tempo, e il suo lavoro ha avuto un’influenza duratura sull’architettura piemontese. Le sue opere a Torino e nelle residenze sabaude sono ancora oggi ammirate per la loro bellezza e sofisticazione. Benedetto Alfieri è stato un architetto di grande talento, la cui opera ha contribuito in modo significativo a definire il volto architettonico del Piemonte nel XVIII secolo. Le sue realizzazioni, soprattutto a Torino, rimangono testimonianze importanti del barocco italiano, unendo grandiosità e funzionalità con un tocco di eleganza e innovazione.
Ritratto di Agnolo Doni del Raffaello
Il ritratto venne commissionato dallo stesso Agnolo Doni, ricco mercante e mecenate fiorentino, assieme a un ritratto della moglie Maddalena Strozzi, dopo il matrimonio nel 1503. Lo stesso Doni aveva commissionato a Michelangelo il famoso Tondo Doni, oggi agli Uffizi.
Adriani, Achille
Ofelia di Amleto – Opera di Millais
Il celebre dipinto “Ofelia” di John everett Millais ritrae, circondata da un paesaggio naturale ricco di diverse tipologie di piante e di fiori, l’Ofelia raccontata da Shakespeare nella famosa composizione teatrale “Amleto”.