Agriturismo e multifunzionalità, scenario e prospettive

– Rapporto 2020

Agriturismo

IL MERCATO DELL’AGRITURISMO

La fotografia dell’agriturismo italiano (2019), a poche settimane dalla diffusione del virus SARS-Cov-2, mostra l’immagine di uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana – e trasversalmente del turismo – alla luce dei tassi di crescita, sia in termini di offerta e domanda che di fatturato.

Con un’offerta di 24.576 aziende l’agriturismo integra del 2,6% (1,5 miliardi di euro) il valore complessivo dell’agricoltura (produzioni vegetali e animali, caccia e servizi connessi), pari a 57,3 miliardi nel 2019, contribuendo a consolidare il primato dell’Italia nel panorama europeo per valore prodotto dalle attività connesse e secondarie (5,5 miliardi di euro), cui l’agriturismo concorre per il 27%.

Un valore, quello dell’agriturismo, che è cresciuto nell’ultimo quinquennio a un tasso medio annuo del 4,8%, più che doppio rispetto alla velocità di crescita delle attività secondarie nel complesso. Valore ottenuto attraverso la collocazione sul mercato di 285 mila posti letto (il 5,5% dei letti complessivi registrati in Italia tra tutte le tipologie di strutture ricettive), oltre 11 mila piazzole per campeggiatori e 490 mila posti a tavola, e l’ampia gamma di attività (didattiche, sportive, culturali, ricreative), servizi (anche rivolti alla persona, come l’agricoltura sociale) e proposte di degustazioni.

Sono oltre 20 mila le aziende agrituristiche italiane con alloggio (di cui 11 mila con appartamenti indipendenti) che nel 2019 hanno accolto più di 1,9 milioni di italiani e 1,8 milioni di ospiti stranieri, per 14 milioni di notti complessive, equivalente del 3,2% delle presenze del turismo italiano (437 milioni) e il 9% delle presenze del comparto extralberghiero (156 milioni).

Di fatto l’agriturismo, anche nel panorama turistico, rappresenta uno dei comparti più dinamici: nell’ultimo quinquennio il tasso di crescita medio annuo della domanda risulta più che doppio rispetto all’intero settore turistico (7,8% contro 3,8%) con una crescita complessiva del 35% (turismo +16%).

Una valenza particolare assume inoltre la capillare distribuzione territoriale delle aziende agrituristiche che sono presenti in oltre 5 mila comuni italiani (il 62,6% del totale). Con una presenza diffusa nelle aree a densità intermedia (piccoli centri) e nelle aree rurali, l’agriturismo contribuisce al primato dell’Italia in Europa per ricettività turistica nelle aree scarsamente popolate – Secondo i dati Eurostat (2018) sono oltre 530 mila le strutture e poco più di 15,6 milioni i posti letto disponibili nelle zone rurali di tutta Europa, di questi rispettivamente il 31% (163 mila strutture) e il 20% (3,1 milioni di posti letto) si trova in Italia.

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