Favagello, Ranunculus ficaria L.

Il nome “favagello” deriva dalla somiglianza dei tuberi a piccoli favi d’ape. In alcune tradizioni, il favagello era considerato un simbolo di rinascita e veniva associato ai riti primaverili. È una pianta che si riproduce sia tramite semi sia per via vegetativa grazie ai suoi tuberi. Il favagello è una delle gemme della flora spontanea, capace di illuminare i paesaggi primaverili con i suoi fiori dorati. Sebbene sia da maneggiare con cautela, rimane una pianta affascinante e simbolica, che annuncia con il suo sbocciare il risveglio della natura.

View More Favagello, Ranunculus ficaria L.

Prunus spinosa L.

Il prugnolo è spesso citato nella mitologia e nel folklore come simbolo di protezione e resistenza. In molte tradizioni popolari, i rami spinosi venivano utilizzati per realizzare amuleti protettivi contro il malocchio. I fiori e i frutti del prugnolo sono considerati precursori della primavera e dell’autunno, rispettivamente, segnando i cambiamenti stagionali. Il Prunus spinosa è una pianta multifunzionale, simbolo della natura rustica e selvaggia. Con la sua bellezza discreta, i suoi frutti utili e il suo valore ecologico, il prugnolo continua a essere una risorsa preziosa nei nostri paesaggi naturali e nelle tradizioni culinarie e medicinali.

View More Prunus spinosa L.

Primula vulgaris Huds.

Il nome “primula” deriva dal latino primus, che significa “primo,” in riferimento alla sua fioritura precoce. Nella tradizione popolare, la primula era considerata un portafortuna e veniva utilizzata come amuleto contro il malocchio. In alcune culture, la primula è associata al simbolo dell’amore eterno e della fedeltà. La Primula vulgaris è un gioiello della natura, capace di portare colore e vita nei giardini e nei paesaggi ancora addormentati dall’inverno. La sua bellezza delicata, unita ai benefici tradizionali, la rende una pianta preziosa sia dal punto di vista estetico che simbolico. Piantare una primula è un invito alla primavera a entrare nei nostri cuori e nei nostri spazi verdi.

View More Primula vulgaris Huds.

Is Tziddinis, su Ziddini PAT Sardegna

Is Tziddinis sono dei dolci di forma variabile: romboidale, di carruba (carrubedda), di palmetta (pramitteddas), di coccoetti (coccoeddus), di fiori (froris), di colombe (piccioneddas) e di gioielli sardi (prendas). I colori del dolce sono ambrati con tonalità color oro antico e sulla superficie ci sono dei decori con la carta foglia oro (indoru) e alcuni granelli di palline colorate di zucchero (tragera).

View More Is Tziddinis, su Ziddini PAT Sardegna

Il dolce dei poveri, su Siddini PAT Sardegna

Su Siddini, nella tradizione dolce “accessibile” anche per i meno abbienti, ha una forma rettangolare, conferita dallo stampo a forma di mattone (su mollu) nel quale viene versata la miscela di ingredienti utilizzati ; ultimata la cottura viene tagliato a fette e così servito. Presenta un’altezza variabile da 1,5 a 5 cm, lunghezza di circa 20 cm e larghezza di circa 10 cm; il suo colore è marrone e l’aspetto ricorda un blocco compatto simile ad un mattone. Per quanto attiene alle caratteristiche organolettiche, alla vista si presenta di una consistenza solida, poco resistente al taglio, adesivo alle dita e soffice alla masticazione.

View More Il dolce dei poveri, su Siddini PAT Sardegna