Zucca striata di Gavoi Cruhuvica PAT Sardegna

La zuppa di cruhuvica è un piatto conosciuto da molto tempo nella tradizione gavoese ed è tuttora consumato dalle famiglie gavoesi che ne conservano la ricetta tradizionale. E’ legato al consumo di una zucca coltivata solo a Gavoi e della quale è in corso la caratterizzazione genetica per l’iscrizione della risorsa al repertorio delle biodiversità. Negli anni sono state realizzate alcune iniziative volte a realizzare e valorizzare le ricette legate alla cruhuvica tra cui le Olimpiadi della Biodiversità del 2011 .

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Trigu moru PAT Sardegna

Innumerevoli ricerche bibliografiche attestano la coltivazione del grano “Trigu moru” almeno dalla prima metà dell’ 800. Inoltre, una lunga serie di indagini botaniche, agronomiche e tecnologiche, condotte nella seconda metà del secolo scorso, testimoniano in maniera inconfutabile la presenza del Trigu moru come coltivazione tradizionale in Sardegna ed in particolar modo nei territori della Marmilla e del Monreale. Alcuni di questi studi inoltre si sono occupati di Trigu moru dal punto di vista storico, agronomico, nonché della tecnologia ed utilizzo degli sfarinati della varietà.

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Trigu Denti de cani PAT Sardegna

Sin dalla fine del ‘700, primi decenni dell’800, si hanno notizie storiche esaustive circa l’utilizzo del “Trigu denti de cani” per l’alimentazione umana delle classi più povere presenti in alcune aree marginali dell’Isola. Una lunga serie di indagini botaniche, agronomiche e tecnologiche, condotte nella seconda metà del secolo scorso, analizzano in maniera approfondita molti aspetti tassonomici, filogenetici, agronomici, nonché tecnologici degli sfarinati delle popolazioni di “Trigu denti de cani” note nell’Isola. In particolare, si trovano diverse testimonianze scritte sulla coltivazione attiva del Trigu denti ‘e cani nell’Iglesiente.

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Tricu cossu PAT Sardegna

Da almeno la metà del XVIII secolo si hanno notizie storiche esaustive e bibliografiche degli sfarinati di Tricu cossu e del loro impiego nella panificazione e la produzione di altri prodotti da forno. Dai primi anni del ‘900, in vari studi, si parla diffusamente di Tricu cossu o di Grano corso in quanto proveniente dalla vicina Corsica e, all’inizio degli anni ‘50, vennero campionate, in particolar modo in Gallura, alcune accessioni riferibili a popolazioni di frumento tenero note come Cossu. Attualmente il Tricu cossu viene ancora coltivato su piccole superfici, soprattutto nell’areale della Gallura dove i relativi sfarinati vengono utilizzati per autoconsumo oppure vengono venduti al dettaglio in piccole partite.

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Tomata Maresa PAT Sardegna

Tomata Maresa E’ una coltivazione tradizionale della zona di Maracalagonis praticata con tecniche di coltivazione pressochè invariate. La tradizionalità è documentabile attraverso foto e interviste ai quasi centenari del paese . Attualmente alla coltivazione di questi ecotipi autoctoni non ibridi, per la limitata resistenza ai patogeni, sono state affiancate varietà ibride F1, caratterizzate da una maggiore resistenza, uniformità di produzione, regolarità di allegagione, consistenza e serbevolezza della bacca e adattamento alle diverse condizioni pedoclimatiche.

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Tardivo di San Vito PAT Sardegna

A fine ottocento primi novecento grazie all’attività della colonia penale di Castiadas compaiono, nella zona del Sarrabus, le prime piante di agrumi, come da testimonianze raccolte nel paese. Alcune piante avevano una maturazione più tardiva che bene si adattò al territorio e al clima. Grazie alla lungimiranza degli innestatori la particolare varietà è ancora presente sul territorio. La zona vocata alla produzione, ovvero la valle del Rio Picocca e comuni limitrofi, ha avuto una sostanziale riforma agraria dalla metà degli anni ’50 promossa dall’ l’ETFAS – Ente per la trasformazione fondiaria e agraria in Sardegna. Alcune testimonianze di anziani raccolte nella biblioteca regionale digitale “Sardegna Digital Library” testimoniano la presenza di una varietà locale di arancia bionda assimilabile al “Tardivo di San Vito”. Questa varietà di specie arborea da frutta è inoltre descritta nel testo “Vecchie varietà della Sardegna” (Mario Agabbio, editore Carlo Delfino 1994) e nel “Trattato di agrumicoltura”(Edagricole, 1985).

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Tamatiga de appasibis PAT Sardegna

Questa tipologia di pomodoro è costituita da vari ecotipi con caratteristiche molto rustiche, resistenti alla siccità e alle fitopatie e recanti la produzione a grappolo. Si tratta di un prodotto legato alla tradizione rurale dell’alta Marmilla. Ogni famiglia contadina, al momento dell’impianto dell’orto familiare, metteva a dimora la semente derivante dalle bacche delle piante migliori dell’annata precedente. Il materiale di propagazione, pertanto, deriva da una rudimentale selezione massale, che ha in tal modo prodotto alcuni ecotipi locali.

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