Sentiero Italia CAI Lazio 18 Cittareale – Torrita

Cittareale – Torrita Con una tappa breve e di dislivello limitato si entra nel territorio di Amatrice raggiungendo la frazione di Torrita che sorge rispetto al capoluogo sul lato opposto dell’ampio altipiano che caratterizza la zona, al di là dell’ampio bacino artificiale del Lago di Scandarello. Da Cittareale si segue il corso del Fiume Velino fino alle pendici del Monte Tito che si risalgono evitando la cima vera e propria e puntando la frazione di Casali di Sopra. Superato l’abitato, si procede in salita passando appena sotto la cima del Monte Rozzo dove inizia la discesa attraverso versanti boscosi fino a Torrita. In questa tappa si valica lo spartiacque tra il Fiume Velino le cui acque fluiscono nel Mar Tirreno e il Fiume Tronto che sfocia nell’Adriatico.

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Sentiero Italia CAI Lazio 17 San Vito – Cittareale

San Vito – Cittareale Partendo da San Vito si percorre un sentiero in salita per circa 6 km, passando dapprima nella vallata fra Prati del Monte e Monte Nocella, arrivando infine, passando per un fitto bosco, sulla vetta del Monte Boragine (1824 m). Da qui il percorso è pressoché tutto in discesa fino a Cittareale, toccando località Fragola Rossa, dove c’è un rifugio chiuso, non presidiato, poi per Fonte Regina, un fontanile sempre fornito di acqua fresca ed, infine, per la Fonte ed il Santuario della Madonna di Capodacqua, prima di arrivare all’Agriturismo “Lu Ceppe”, fine Tappa

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Peperoncino friariello napoletano PAT Campania

La raccolta viene effettuata e mano, i frutti vengo sistemati per la vendita diretta in cassette di legno e/o di plastica. Il peperone è stato introdotto in Europa da Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe col suo secondo viaggio, nel 1493. A seguito dell’opera di selezione da parte degli agricoltori probabilmente furono selezionati peperoni privi di piccantezza, da cui si è originato l’ecotipo “friariello Napoletano” questo peperoncino si coltiva già dal dopoguerra nelle aree agricole della provincia di Napoli e nel nocerino-sarnese.

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Peperoncini verdi friarielli o di fiume PAT Campania

La coltivazione del “Peperoncino Verde Friariello” interessa il territorio: dell’acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli. La più probabile origine del Friariello sul territorio della Valle del Sarno risale all’opera svolta dai monaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da re Carlo d’Angiò, per fondare due abbazie nel territorio tra Napoli ed Eboli. Fu proprio lungo il fiume Sarno, a San Pietro di Scafati, che i Cistercensi francesi fondarono la prima abbazia dedicata a Santa Maria della Real Valle: da qui iniziarono a diffondere le loro conoscenze rurali, arricchendo la già florida coltivazione autoctona con numerose coltivazioni portate dalla Francia.

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