Vini di Sardegna
NASCO DI CAGLIARI DOP

Il Nasco di Cagliari bianco si presenta con un aspetto che può spaziare dal giallo paglierino al dorato. Il sapore che lo accompagna è gradevole, caratteristico e manifesta un gusto che può andare dal secco al dolce. Le note olfattive rivelano un vino fine e delicato, con un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 13,5% vol. Le varianti Liquoroso e Liquoroso riserva (17,5% vol.), invece, hanno una colorazione che può andare dal giallo paglierino all’ambrato, abbinata ad un odore intenso, etereo, impreziosito da sentori di frutta matura; il sapore è gradevole e va dal secco al dolce.

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NASCO DI CAGLIARI DOP

Barachia PAT

La barachia e una crostatina di pasta frolla dalla forma a rosetta farcita internamente con marmellata di prugne, racchiusa fra i due dischi di pasta i cui bordi vengono sollevati e sapientemente manipolati, fino ad ottenere un’artistica cornice circolare. La barachia, ricavata dalla miscelazione di farina, uova, zucchero, strutto e appunto la marmellata, presenta come prima sensazione gustativa un sapore dolce delicato che successivamente si fa a contrastare con quello agrodolce della marmellata. La conservazione può protrarsi anche per 7 giorni circa.

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Vigo di Fassa
Trento, TRENTINO

Vigo di Fassa è un incantevole borgo ladino, posto su un ampio e soleggiato terrazzamento, ricco di storia e di attrattive culturali La Pieve di San Giovanni ed il santuario di Santa Giuliana sono i simboli del paese, per secoli capoluogo religioso, amministrativo e politico della Val di Fassa. A metà via tra Moena e Canazei, da Vigo si raggiungono facilmente tutte le celebri vette delle Dolomiti (Patrimonio dell’Umanità Unesco), dai Monzoni ai gruppi del Catinaccio, Latemar, Sella e della Marmolada.

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Trento, TRENTINO

U’ Zuzumaglie PAT prodotto da forno, tipico di LATRONICO

Simile al più noto “Biscotto ad otto” di Latronico, “U’ Zuzumaglie” si diversifica per la forma, le dimensioni, la consistenza e gli ingredienti. Anticamente si usava la farina di segale o lo scarto della farina utilizzata per pane e biscotti (faritieddu), sale, acqua e lievito madre. All’impasto segue la spezzatura e la formatura, poi la lievitazione che dura circa un paio di ore, la bollitura in acqua e infine la cottura in forno a legna o alimentato a legna.

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Vini di Sardegna
MOSCATO DI SORSO – SENNORI o MOSCATO DI SORSO o MOSCATO DI SENNORI DOP

Il Moscato di Sorso-Sennori bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 14% vol.) è un vino dalla piacevole colorazione giallo dorato, con odore intenso e caratteristico e un sapore dolce, fine e vellutato. La colorazione dorata la si ritrova nel Passito (13% vol.), che spicca per l’odore etereo e per il sapore dolce, pieno e mielato. Anche il vino Liquoroso (17,5% vol.) è giallo dorato, con odore intenso, caratteristico ed etereo e un gusto dolce, complesso e fine. Lo Spumante (14,5% vol.), invece, è giallo paglierino, accompagnato da una spuma fine ed evanescente, e presenta un odore aromatico, delicato e caratteristico, mentre al palato risulta dolce e fruttato, con elementi tipici del Moscato.

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MOSCATO DI SORSO – SENNORI o MOSCATO DI SORSO o MOSCATO DI SENNORI DOP

Vini naturali: definizione, caratteristiche e proprietà

Vini Naturali – A differenza di quanto accade per i vini biologici o biodinamici, per quelli “naturali” non esistono ancora riferimenti legislativi o normativi, pertanto non è possibile fornirne una definizione ufficiale. Ciò nonostante, si può fare riferimento alla “Analisi integrata delle principali fonti statistiche e amministrative sulla produzione di vino in Italia” pubblicata dall’ISTAT nel 2020, all’interno della quale si legge che “la filosofia del vino naturale è concepita perché il prodotto sia ottenuto non utilizzando nessuna delle sostanze ammesse in vinificazione dalle altre metodologie (a parte bassissimi quantitativi di anidride solforosa)”.

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Riserva Naturale Valle dell’Orfento II

La Valle dell’Orfento è situata in Abruzzo nel Comune di Caramanico Terme (Pescara), sul versante nord-occidentale della Majella. Agli inizi degli anni ’70 è diventata Riserva Naturale dello Stato ed attualmente ricopre una superficie complessiva di 2606 Ha. Insieme alle altre Riserve istituite in seguito in aree limitrofe, oggi il territorio tutelato e gestito dai Carabinieri Forestali raggiunge 10000 ettari che costituiscono il cuore del Parco Nazionale della Majella (istituito nel 1995) ovvero la parte di maggiore valenza naturalistica.

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Riserva Naturale pineta di Santa Filomena – Pescara
Abruzzo

La Riserva Naturale di Santa Filomena è una lunga striscia di verde che per circa 3 km. costeggia il mare tra Pescara e Montesilvano.Una pineta larga non più di 60 m. che fu impiantata tra il 1926 e il 1933 come barriera frangivento a protezione delle retrostanti colture. E’ Riserva Naturale dal 1977. I venti ettari della Pineta sono popolati della tipica vegetazione delle pinete litoranee come il pino d’aleppo ed il pino domestico. Pur in presenza di inquinamento la fitta vegetazione è un valido ecosistema in grado di attirare gli uccelli migratori come la rondine, il gabbiano e qualche cormorano.

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Abruzzo

Castagne PAT del Molise

Alberi di medie e grosse dimensioni, a foglia caduca, con fusto ramificato e chioma espansa. La specie è monoica con infiorescenze femminili inserite alla base di lunghi amenti maschili. Le foglie sono alterne, ellittico-allungate, acuminate, con margine seghettato e più chiare nella pagina inferiore. I frutti (acheni) sono contenuti, in numero di 2-3, entro un involucro spinescente sferoidale “cupola” volgarmente detto “riccio” che, a maturità, diviene bruno e si apre liberando le castagne in esso racchiuse.

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