Emilia Romagna
MARRONE DI CASTEL DEL RIO IGP

I terreni dove si coltiva il Marrone di Castel del Rio si trovano ad un’altitudine che varia dai 200 agli 800 m. Per la concimazione del terreno, il disciplinare vieta la somministrazione di fertilizzanti e ogni tipo di forzatura. Ogni anno la regione, a seconda dell’andamento stagionale e delle condizioni ambientali di coltivazione, fissa annualmente in via indicativa la produzione media unitaria del “Marrone di Castel del Rio” e la data di inizio delle operazioni di raccolta. Infine, per aumentarne la serbevolezza, i Marroni sono sottoposti al procedimento di “curatura” e immessi al consumo.

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MARRONE DI CASTEL DEL RIO IGP

Africani PAT Puglia

Il dolce tipico della città di Galatina veniva (e viene ancora oggi), preparato dalle massaie del luogo sempre in abbinamento ai dolcetti chiamati “marzapani” per il semplice fatto che i primi richiedono solo l’uso dei tuorli e i secondi l’uso degli albumi.

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Ginepro, Juniperus communis

Se state cercando un arbusto a terra con una forma piatta o mozzata, il ginepro è l’ideale. Se volete invece creare una siepe di cespugli sempreverdi ed eretti, anche in questo caso il ginepro è la scelta ideale. Poiché gli arbusti non sono altro che alberi corti, la linea tra i due tipi di piante è sempre sfocata ed alcuni sono più chiari di altri. Ad esempio, il ginepro californiano (Juniperus californica) è considerato un arbusto costiero basso perché rimane vicino al terreno, ma il ginepro occidentale (J. occidentalis) si presenta invece sempre come un albero alto e scolpito dal vento. Classificare un ginepro come un albero o un arbusto è difficile. Il ginepro di Pfitzer (J. Chinensis Pfitzerana), ovvero il più popolare, cresce fino a 1.5 metri di altezza e 15 di larghezza, è considerato un albero da alcuni ed un arbusto da altri. Questo è anche il caso del ginepro cinese Hetz (J. chinensis Hetzii) che cresce fino a 20 metri di altezza.

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Emilia Romagna
ACETO BALSAMICO DI MODENA DOP

Il processo di trasformazione dell’Aceto Balsamico di Modena ha inizio con la cottura o concentrazione del mosto, ottenuto da 7 vitigni tipici della zona di origine, a cui viene aggiunto aceto di vino in proporzioni variabili e una aliquota di aceto vecchio di almeno 10 anni. In botti o tini di legno si avviano quindi l’acetificazione e l’affinamento, per un periodo minimo di 60 giorni e fino a oltre 3 anni per il prodotto etichettato come “invecchiato”.

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ACETO BALSAMICO DI MODENA DOP

LA PRODUZIONE DELL’IDROGENO MEDIANTE ELETTROLISI

L’energia solare ed eolica potrebbero essere utilizzate per produrre energia elettrica in grado di generare idrogeno per mezzodi elettrolizzatori. In questo modo la produzione di idrogeno potrebbe essere un mezzo per utilizzare sorgenti rinnovabili nazionali e contribuire direttamente alla riduzione dei gas serra ed alla dipendenza dall’importazione dei combustibili fossili. Nell’articolo, si analizza lo stato dell’arte del processo di produzione dell’idrogeno mediante l’elettrolisi ed i suoi costi effettivi. Si effettua inoltre un’analisi della possibilità di accoppiamento del processo con fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico) per il rifornimento di combustibile a bordo di veicoli. Infine, si traccia un quadro generale dell’industria nazionale in questo settore.

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Bicerin (Torino) PAT Piemonte

Bicerin La bevanda, la cui ricetta è segreta, è ottenuta da particolari miscele di cacao, caffè, e latte intero. La selezione delle materie prime è la fase più delicata per ottenere un ottimo bicerin. Per il cacao la lavorazione inizia dalla torrefazione che è molto lenta per permettere al cuore delle fave di cuocere senza bruciare l’esterno. Le trasformazioni che avvengono durante la tostatura sono di natura chimico-fisiche e portano alla reazione di Maillard la quale consiste nella condensazione tra zuccheri riduttori e aminoacidi da cui si evolvono i composti aromatici ed i pigmenti caratteristici, del cacao. Le fave raffreddate vengono frantumate per eliminare la buccia (parte legnosa), raffinate e concate. La concatura serve ad ottenere la qualità reologica ottimale. Segue la pressatura che serve a togliere parte del burro di cacao onde ottenere la polvere.

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2021: EDIFICI NZEB OBBLIGATORI IN TUTTA ITALIA

Gli Edifici NZEB sono immobili che autonomamente riescono a produrre il fabbisogno energetico dello stabile, riducendo al minimo i consumi e l’impatto ambientale. Gli NZEB (Nearly Zero Energy Building), sono costruzioni sostenibili “a energia quasi zero”, progettati per consumare pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione e illuminazione.

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Noce

Il noce (Juglans regia), è un albero da frutto della famiglia botanica delle Juglandaceae. Questa famiglia comprende circa sessanta specie di alberi, ripartite in sette generi, quello di nostro interesse è lo Juglans.
Lo Juglans regia è la specie più importante dal punto economico, ed è anche conosciuto con i nomi comuni di noce bianco, noce comune e noce reale.

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Emilia Romagna
PROSCIUTTO DI PARMA DOP

Il Prosciutto di Parma presenta, al taglio, un colore uniforme tra il rosa ed il rosso, inframmezzato dal bianco puro delle parti grasse, con sapore delicato e dolce, poco salato e con aroma fragrante e caratteristico. Il peso del Prosciutto di Parma (trascorsa la stagionatura) deve normalmente essere tra gli 8 e i 10 kg e comunque non inferiore a 7 kg. Il periodo di stagionatura è di minimo 12 mesi.

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PROSCIUTTO DI PARMA DOP

Emilia Romagna
COLLINE DI ROMAGNA DOP olio EVO

Secondo quanto previsto dal disciplinare, l’estrazione dell’olio deve avvenire necessariamente entro 2 giorni dalla raccolta delle olive, che viene effettuata a mano. Dopo essere stata privata delle sue foglie e lavata, l’oliva è macinata e separata ad una temperatura massima di 27 gradi. Al termine del procedimento di lavorazione, l’olio Colline di Romagna ha un sapore fruttato di oliva con eventuale sentore di mandorla, carciofo e pomodoro. Il colore è dal verde al giallo oro.

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COLLINE DI ROMAGNA DOP olio EVO